Sull’emergenza fumarole la Provincia non intende abbassare la guardia. Così l’assessore al Territorio ed Ambiente Salvo Mallia ha indetto un nuovo incontro con i sindaci dei comuni per verificare i processi avviati per procedere allo smaltimento dei rifiuti agricoli e verificare se le modalità concordate con la Polizia Provinciale, nei mesi di maggio e giugno, abbiano trovato riscontro oppure no. All’appello hanno risposto solo i comuni di Santa Croce Camerina e Modica ma l’assessore Mallia ha potuto verificare intanto che il relativo procedimento autorizzativo per gli impianti di compostaggio di Ragusa e Vittoria sta per essere concluso. Ciò permetterà di conferire tutti i residui vegetali e risolvere in tal modo l’annosa questione dello smaltimento abusivo dei scarti vegetali prodotti dall’attività agricola. Prima di allora, però, si è deciso di attuare ogni tipo di informazione a tappeto diretta, in particolare, alle imprese agricole, utilizzando tutti gli strumenti e le risorse umane necessarie per definire gli adempimenti tecnico-amministrativi che la normativa pone a carico delle aziende agricole. Allo stato attuale, per quanto attiene la materia dei fuochi controllati in agricoltura, gli imprenditori agricoli dovranno rispettare le prescrizioni contenute nel Decreto Presidenziale 4 giugno 2008 recante “direttive per la redazione dei regolamenti comunali in materia di fuochi controllati in agricoltura”, che da mandato ai Comuni di adottare appositi regolamenti in materia. Gli agricoltori potranno procedere alla bruciatura delle stoppie di grano o delle aree incolte, e alla distruzione dei residui derivanti dalla pulitura di coltivazioni agricole specializzate, nelle ore mattutine ed in assenza di vento e, comunque, se le condizioni meteorologiche lo consentano, nel periodo compreso tra il 15 giugno ed il 15 luglio e tra il 15 settembre ed il 15 ottobre. E’ comunque fatto divieto di bruciare i suddetti materiali oltre le ore 9 del mattino ed alle esclusive condizioni previste dall’ordinanza regionale e dai regolamenti comunali. Tale attività è soggetta a preventiva comunicazione di dichiarazione di responsabilità presentata dal titolare dell’impresa agricola al distaccamento forestale competente per territorio e potrà essere svolta solo dopo aver ricevuto la relativa autorizzazione. Inoltre viene fatto obbligo all’impresa agricola di organizzarsi preventivamente con speciali mezzi di arresto delle fiamme, attenendosi scrupolosamente alle prescrizioni del distaccamento forestale. Fatto salvo l’applicazione delle norme previste dagli art. 423, 423/bis e 449 del C.P. chiunque violi le prescrizioni previste dal regolamento adottato dell’ordinanza presidenziale 4 giugno 2008 sarà punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 51,00 a € 258,00 per ogni ettaro o frazione di ettaro incendiato secondo le modalità di irrogazione previste dalla legge 689/81 con provvedimento emesso dal Sindaco territorialmente competente.
Emergenza fumarole. Un promemoria per le aziende agricole
- Giugno 25, 2008
- 3:10 pm
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