ELEZIONI AMMINISTRATIVE A MODICA. ED ORA C’E’ DA RISOLVERE IL REBUS SUL PREMIO DI MAGGIORANZA

Al consiglio comunale si danno i numeri. Il premio di maggioranza è stato infatti nodo centrale della campagna elettorale e lo sarà ancora nei prossimi giorni. Dalle urne, al primo turno, è emerso un sostanziale pareggio tra le due “fazioni” politiche: 15 consiglieri dalle liste del centrodestra, 8 per il centrosinistra e 7 per le liste autonomiste. Il premio di maggioranza, così come detta la legge, scatta in favore del Sindaco eletto, che dovrà avere una maggioranza consiliare pari al 60% del numero complessivo di seggi. A Modica ciò si declina in 18 seggi sui 30 complessivi. Ma la legge “blocca” il premio di maggioranza al Sindaco eletto, qualora una coalizione, non a suo sostegno, abbia raggiunto a primo turno il 50% delle preferenze. Dunque Antonello  Buscema(nella foto appena eletto) non dovrebbe avere accesso al “premio di maggioranza”, in quanto la coalizione a sostegno di Giovanni Scucces “avrebbe” raggiunto quota 50,70%. Ma il condizionale è d’obbligo, in quanto tale percentuale viene calcolata sui voti validi per il consiglio comunale, mentre una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo, impone il calcolo della percentuale sulla base dei voti validi complessivi, cioè comprendendo anche quelli con la sola indicazione relativa al Sindaco. In tal senso la percentuale scende sotto il 50% ed il premio di maggioranza potrà scattare in favore della coalizione di Buscema. A diradare ogni nube, oggi nel tardo pomeriggio, è stato il sito ufficiale della Regione Sicilia dedicata alle Amministrative che nel report relativo alla ripartizione seggi, applica già la sentenza del Cga, attribuendo 18 consiglieri alla coalizione Buscema, con questa ripartizione: 5 al Pd, 2 per Buscema Sindaco, 1 per Una Nuova Prospettiva e per Centrosinistra, 6 per l’Mpa, 2 per Modica Forte e Libera ed 1 per Modica al Centro. Entrerebbero in aula dunque Giovanni Spadaro (Pd), Michele Mavilla (Modica Forte e Libera) e Gianni Occhipinti (Mpa). In aula entrano anche Piero Covato (MpA) che subentra a Giorgio Cerruto designato assessore ed Enzo Giannone (Centrosx) che subentrerebbe a Vito D’Antona anch’egli assessore designato. Su quest’ultimo vige però qualche dubbio in quanto Sd perderebbe la propria rappresentanza in aula. D’Antona potrebbe quindi rinunciare chiedendo per un compagno di partito il posto in Giunta.

foto Guido Cicero

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