Quasi seimila piantine ospitate in 4 serre, innaffiate attraverso un impianto idrico di alta professionalità. Oltre 5 ettari e mezzo coltivati a marijuana I carabinieri della compagnia di Vittoria e del Nor, assieme a quelli delle stazioni di Scoglitti, Acate e Comiso, che hanno circondato l’appezzamento di terreno in contrada Fossone, località villaggio Casanova, nel versante ipparino, si sono trovati di fronte ad uno scenario inedito. Segno che la coltivazione di sostanze stupefacenti si sta evolvendo. Non tutta la roba sarebbe, però, finita sul mercato ibleo. Probabile che parte di questa sostanza sarebbe potuta finire sui mercati delle province limitrofe. I militari dell’Arma hanno tratto in arresto il proprietaro delle serre, Raffaele Cirnigliaro, coltivatore diretto vittoriese di 47 anni. Assieme a lui quattro dipendenti provenienti dal Bangladesh, e questa è un’altra novità che fa pensare ad un passo in avanti nella produzione di stupefacenti. Manette, quindi, anche per Mia Momen, 21 anni, Islam Saiful, 31, Dewan Hasan, 38 anni e Bapary Mobarak, 21. Tutti braccianti agricoli sprovvisti di permesso di soggiorno. I collaboratori indiani di Cirnigliaro vivevano in un fabbricato rurale annesso alle serre. Nello stesso stabile sono stati rinvenuti e sequestrati otto scatoloni stivati al primo piano contenenti ben quattrocento stecche di sigarette Marlboro. Per queste sono stati allertati gli esperti dei monopoli di stato che, giunti presso la compagnia di Vittoria, hanno proceduto a repertare le sigarette per le successive analisi, al fine di stabilire la provenienza e la eventuale contraffazione delle bionde. Cirnigliaro e i quattro indiani sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa.