A QUANTO AMMONTA IL DEBITO COMUNALE A MODICA. IL SINDACO: “BOOOOOH”

Assilla tutti i modicani. E’ stato il “tormentone” politico della recente campagna elettorale per le Amministrative. Se ne è parlato in ogni dove e ciascuno, in città, ha, a riguardo, una propria verità ed una propria soluzione. E’ il deficit delle casse comunali. La domanda che ci si pone e che si rivolge in maniera costante e continua al primo cittadino, Antonello Buscema, è: “A quanto ammonta il debito complessivo del Comune?”. La risposta che il Sindaco fornisce è per tutti uguale: “non siamo ancora a conoscenza del dato complessivo”. Del problema finanziario, “padre di ogni problema al Comune” – come viene definito da più parti -, la nuova Amministrazione sembra essersene fatta carico sin dall’alba della sua attività. Tutti alla ricerca del dato definitivo e complessivo. Per giungere alla “verità assoluta”, Buscema ha dato incarico agli uffici preposti di redigere una esatta relazione sia per quanto concerne il disavanzo d’amministrazione, che per i debiti fuori bilancio, che per i contenziosi che vedono protagonista il Comune. “Innanzitutto – ha detto Buscema ad una precisa domanda, ribadendolo poi nel corso del vertice di ieri mattina con i rappresentanti sindacali aziendali -, il disavanzo di amministrazione è d’entità superiore a quello sancito dalla firma del Commissario Straordinario. Ai circa 14 milioni di euro, infatti, vanno aggiunti i circa cinque milioni che provengono dal mancato introito dei fitti del Tribunale. A questo dato, che si aggira quindi intorno ai 20 milioni di euro, vanno aggiunti i debiti fuori bilancio, che – assicura il Sindaco – saranno accertati tutti e sino all’ultimo spicciolo, ed anche i contenziosi. Per intanto stiamo lavorando sui flussi di cassa. Stiamo cioè verificando e programmando le entrate nei prossimi sei mesi e le uscite per il pagamento degli stipendi ai dipendenti ed all’indotto” L’obiettivo principale dell’Amministrazione Buscema è quello di comprendere quello che accadrà in cassa da qui a dicembre e se c’è la possibilità di risolvere alcune emergenze finanziarie, tra cui i debiti con l’Università di Catania, a tutela di alcuni importanti servizi.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa