POZZALLO. CARNE FUORI NORMA. MACELLAIO CONDANNATO DAL TRIBUNALE DI MODICA

Ha patteggiato la pena ed è stato condannato a quattro mesi di reclusione, pena sospesa, un artigiano pozzallese, Francesco S., difeso dall’avvocato Giorgio Terranova. L’uomo è comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, ed attraverso il suo difensore ha chiesto il consenso, ottenendolo dal pubblico ministero Diana Iemmolo, per l’ammissione al giudizio alternativo. Il magistrato gli ha inflitto anche una multa di centocinquanta euro. Nel corso di un controllo della sua rivendita, fu trovata carne di cavallo non in regola che fu sottoposta a sequestro. Scattò, sistematicamente, la denuncia penale all’Autorità Giudiziaria. Da qui il processo che gli ha "fruttato" una condanna. La carne, oggetto del procedimento, era stata trovata all’interno della cella frigorifera della sua rivendita. L’uomo aveva, comunque, spiegato che si trattava di scarti di carne accantonata che sarebbe dovuta essere smaltita. Solo che la società incaricata per il ritiro attraverso apposito autocarro, tardò di qualche giorno nell’adempimento, per cui aveva deciso che, anziché gettarla all’interno di contenitori per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, pensò di tenerla nel suo esercizio nella cella frigorifera in attesa del passaggio dell’autocarro attrezzato, ma incappò nei controlli delle forze dell’ordine.

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