L’AUSL 7 TAGLIA I FONDI PER L’ASSISTENZA AI DISABILI. REPLICA DEL PRESIDENTE DEL C.S.R. AL DIRETTORE GENERALE MANNO: “RAGUSA SI CONFERMA LA PROVINCIA MENO ATTENTA AI BISOGNI DEI DISABILI”

“Quello dell’Ausl di Ragusa è un attacco ai diritti dei disabili, che si aggiunge a ciò che nel tempo i responsabili della sanità a Ragusa hanno fatto, cioè non hanno saputo recepire le sollecitazioni delle associazioni dei disabili. Basti pensare che la spesa per le attività di riabilitazione a Ragusa è tra le più basse di tutta la Regione, appena 13 euro a persona”. Lo afferma il presidente del Consorzio Siciliano di Riabilitazione, ing. Francesco Lo Trovato, replicando alle dichiarazioni rese da Fulvio Manno in merito al taglio del 10 per cento al tetto di spesa per le attività di riabilitazione svolte dai C.S.R. di Ragusa, Comiso, Modica e Pozzallo e che si dovrebbe aggiungere al 5 per cento di riduzione delle spese già concordato con l’assessorato regionale alla Sanità per il rientro della spesa sanitaria, in base a quanto sancito dal decreto assessoriale 02809 del 12 dicembre 2007. Gli ulteriori tagli inseriti nella bozza della nuova convenzione che l’AUSL vuole imporre al Consorzio renderebbero impossibile il proseguimento delle attività riabilitative e assistenziali, tanto che il C.S.R. si è visto costretto a inviare lettere di preavviso di licenziamento per 70 dipendenti, col rischio di lasciare senza assistenza ben 510 disabili. “L’atteggiamento dell’AUSL di Ragusa non fa altro che confermare i dati secondo cui nella provincia iblea la spesa pro-capite per la riabilitazione dei disabili è una delle più basse in tutta la Regione – spiega Lo Trovato, riportando i dati della spesa riabilitativa contenuti nel decreto 02809 dell’assessorato regionale alla Sanità – Se a Catania si spendono 65 euro pro-capite per le attività riabilitative, 20 euro ad Enna, 29 a Caltanissetta, quasi 35 a Siracusa e 45 a Trapani, basta dire che a Ragusa la spesa media pro-capite destinata ai centri di riabilitazione non raggiunge nemmeno i 13 euro a persona, per un totale di soli 4 milioni di euro destinati per la riabilitazione in provincia di Ragusa. Anziché ridurre ancora la spesa per i disabili, a Ragusa si pensi a riportare i livelli assistenziali nella media regionale, che è di 31 euro a persona”. Inoltre, il presidente del C.S.R. tiene a precisare: “Le leggi regionali di cui parla il direttore generale dell’AUSL 7 Fulvio Manno, e che il C.S.R. non starebbe rispettando, evidentemente valgono solo per Ragusa, mentre in tutte le altre province siciliane non sono mai sorti problemi di questo genere. L’AUSL di Ragusa evidentemente non comprende che la riduzione delle spese sanitarie imposte dalla Regione deve essere applicata senza intaccare i livelli assistenziali per i disabili né quelli occupazionali – prosegue il presidente Lo Trovato – E tra l’altro il C.S.R., anche se non ha mai prodotto sprechi né inefficienze, ha già fatto la propria parte applicando già da tempo quella riduzione del 5 per cento alle spese sanitarie che era stata voluta dalla Regione”. “Con le Aziende sanitarie di tutta la Sicilia non abbiamo mai riscontrato problemi del genere – conclude Lo Trovato – forse la legge regionale di cui parla Manno vale solo per la provincia di Ragusa”.

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