MODICA, OPERAZIONE TRASH. IL RIESAME DISCUTERA’ IL PROSSIMO 22 LUGLIO LE POSIZIONI DI BUSSO E PORTELLI

Il Tribunale per il Riesame di Catania ha fissato per martedì della prossima settimana la discussione riguardante l’ex dirigente del settore Politiche Ambientali del Comune di Modica, Anita Portelli, 55 anni, ed il legale rappresentante dell’Ati Busso, Giuseppe Busso, 41 anni, difesi, rispettivamente, dagli avvocati Giorgio Assenza, Saverio La Grua ed Alessandro Agnello, dopo che il Gip di Modica, Michele Palazzolo, si era espresso modificando solo la posizione dell’imprenditore di Giarratana, ammettendolo alla restrizione domiciliare, mentre aveva mantenuto lo stesso provvedimento per la funzionaria municipale, già condotta agli arresti in casa al momento della notifica dell’ordine di custodia cautelare firmato dallo stesso magistrato. Si dovranno attendere, dunque, ancora alcuni giorni anche se si pensava che i due procedimenti potessero essere celebrati ieri dal momento che il Tribunale etneo si convoca il martedì ed il giovedì. I difensori pare intendano proporre le stesse prove prodotte al Gip ritenendo che il Tribunale del Riesame interpreti, come gli stessi continuano a sostenere, diversamente ciò che è contemplato negli articoli 36 e 37 del contratto d’appalto stipulato all’epoca tra il Comune di Modica e l’Ati Busso, quando si formalizzò l’affidamento del servizio di igiene ambientale. In buona sostanza la difesa ritiene che in tali articoli sia previsto il pagamento di un extra laddove l’impresa sia chiamata a svolgere un servizio suppletivo e continuativo come fu nel caso dell’edizione 2007 di Eurochocolate. "In quell’occasione – sostiene l’avvocato Alessandro Agnello – l’Ati Busso svolse il servizio straordinario di pulizia del centro storico per 12 giorni continuativi, 24 ore su 24". Il Gip modicano, nelle sue motivazioni, a seguito delle istanze di modifica dei provvedimenti adottati precedentemente sosterrebbe che nonostante i due soggetti destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare abbiano prodotto documentazione a discolpa, non significa che non ci sono più gravi indizi di colpevolezza per cui si renderebbero necessari ulteriori approfondimenti. Busso e Portelli furono arrestati lo scorso 2 luglio a seguito dell’operazione "Trash" eseguita dalla Guardia di Finanza di Ragusa.

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