So.Svi, dura presa di posizione delle associazioni di categoria

Riunione, ieri sera, nella sede dell’Upla Claai, dei rappresentanti (presidenti e direttori) delle associazioni di categoria della provincia di Ragusa Upla Claai, Cna, Confindustria Ragusa, Legacoop Ragusa, Ance Ragusa. Al termine dell’incontro, convocato al fine di esaminare lo stato della Società di sviluppo ibleo, la So. Sv. I. Srl, in previsione dell’assemblea ordinaria dei soci convocata per il 24 e 25 luglio prossimi per la nomina del Consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, le associazioni di categoria hanno stilato un documento trasmesso alla Camera di commercio, al Consorzio Asi, alla Provincia regionale e ai dodici comuni iblei. “Durante il dibattito – è scritto nel documento – è emersa la necessità di definire con esattezza il ruolo della So.Sv.I. Srl e in particolare comprendere se il compito finora svolto dalla società deve essere ritenuto in fase di esaurimento oppure se lo stesso può essere rilanciato ai fini dello sviluppo dell’economia provinciale, anche in prospettiva dell’utilizzo dei fondi Por e dell’apertura dell’area di libero scambio nel bacino del Mediterraneo. E’ stato altresì rilevato che, facendo riferimento alla definizione del ruolo della società, un aspetto determinante rivestono gli enti pubblici presenti nel capitale sociale (Provincia regionale, Camera di commercio, Consorzio Asi e i dodici Comuni) in quanto ne detengono la maggioranza”. “Pertanto, le associazioni di categoria – continua il documento – rivolgono un appello ai suddetti enti pubblici affinché la prossima assemblea dei soci possa definire il nuovo assetto societario senza ulteriori rinvii, che, invece, si sono verificati da un anno a questa parte. A tal fine, è auspicabile che gli enti pubblici che non l’abbiano ancora fatto possano definire in tempi rapidi, e comunque prima delle suddette date, gli adempimenti di propria competenza. E’ altresì evidente che le associazioni di categoria non saranno più disponibili a tollerare ulteriori indugi che vanifichino l’attività stessa della società. Qualora ciò dovesse verificarsi, non ci saranno remore nell’adottare tutte le iniziative più opportune e consequenziali affinché la vicenda possa essere risolta in termini positivi”.