Energia Baobab per l’inaugurazione di NOTE DI NOTTE

Un concerto o un fuoco d’artificio? Di certo una magia. Inaugurazione davvero esplosiva per NOTE DI NOTTE con l’Orchestra Baobab sul palcoscenico di Villa Anna (Ispica) gentilmente messa a disposizione da Giovanna e Nino Caldarella.
Il primo appuntamento della settima edizione del Festival ha regalato al pubblico una serata davvero scoppiettante. Le premesse sono già nel saluto che l’orchestra senegalese rivolge al pubblico: «Come state? Volete ballare?»
Prima timidamente, poi prendendo coraggio, il pubblico risponde positivamente godendosi a pieno il concerto trasformandolo in una festa.
Primo brano Papa Ndiaye, si comincia battendo le mani a tempo…
Sutukun, secondo brano, i più intraprendenti lasciano la propria sedia per seguire il ritmo con tutto il corpo…
Ami kita bay, terzo brano…si innesca lo scambio di energie tra musicisti e spettatori: la Baobab suona, il pubblico balla. Sotto e sopra il palco, coinvolto da alcuni degli stessi musicisti che alternano la performance allo strumento a momenti di danza.
Una girandola di suoni e movimenti che prosegue con Dee moo woor, Nidiaay, Colette, Bul ma miin, Utrus Horas, On verra ça, Gnawoe.
Due ore di musica, colore e ritmi trascinanti non eccessivamente percussivi, come forse ci si aspetterebbe da un gruppo africano, ma mixati con una buona dose di componenti latine. Ed è proprio questa la cifra dell’Orchestra Baobab; questa la caratteristica che ha reso noto il gruppo in tutto il mondo.
Sul palco Ndiouga Dieng (voce), Rudy Gomis (voce), Assane Mboup (voce), Seydou Norou Koite (sax, flauto), Issa Cissokho (sax tenore), Lafti Bengeloune (chitarra), Barthèlemy Attisso (chitarra), Charles Ndiaye (basso), Moussa Sidibe (percussioni), Mountage Koite (batteria).
Presentando l’Orchestra Baobab, il direttore artistico Mariolina Marino ha spiegato come la scelta di affidare l’apertura del Festival al gruppo senegalese sia legata all’appuntamento Un libro a tavola, in programma domenica 3 agosto a Torre Marabino (Ispica). Inserito tra le attività del Nonsolofestival, Un libro a tavola si compone di due momenti: la presentazione a cura di Tino Iozzia del libro di Peppe Sessa Una leonessa in Senegal (Robin Edizioni) e Teranga Senegalese, cena, ovviamente senegalese, a cura di Khady Diane.
«Organizzare la presentazione del libro – ha detto Mariolina Marino –  è stato lo spunto per approfondire questo “viaggio in Senegal” proponendone sia la musica che la cucina. Con i suoi quaranta anni di storia della musica alle spalle, la Baobab era l’ospite ideale».
Con il Festival ha preso il via anche il Nonsolofestival che, tra esposizioni e drink di benvenuto, tra i saloni e il giardino di Villa Anna, ha visto protagonisti La Veronica arte contemporanea, La tela di Penelope, Sergio Tumino, la Cantina Fià Nobile e le aziende Careno Garden House, Piombo, Casalindolci e Caffè Bistrò.

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