POZZALLO. AVVIATI OGGI I CONTROLLI SANITARI PER DEBELLARE ALTRI CASI DI TUBERCOLOSI TRA I 167 CLANDESTINI SBARCATI NELLE SCORSE SETTIMANE

Sono iniziati i controlli sanitari sui clandestini ospiti dei locali della dogana del porto di Pozzallo, a seguito del sospetto caso di tubercolosi che avrebbe colpito uno dei 167 extracomunitari sbarcati nelle scorse settimane sulle coste iblee. Controlli, analisi ed eventuale profilassi, che le autorità sanitarie hanno deciso di avviare nonostante manchi ancora ancora l’assoluta certezza che l’infezione di cui è affetto il ventenne clandestino somalo ricoverato al “Maggiore” di Modica sia tubercolosi. Si è infatti ancora in attesa dell’esito delle analisi per la ricerca del bacillo di Koch, ma al nosocomio modicano l’ipotesi della tubercolosi sembra essere più che un sospetto, quasi una certezza. Nonostante ciò, come detto, l’Ausl 7 ha predisposto un primo protocollo sanitario per gli ospiti della dogana, a seguito del quale i medici, ieri mattina, hanno iniziato ad effettuare l’intradermo di Mantoux, ovvero il test cutaneo tubercolinico. Ad essere sottoposti al controllo, ieri mattina, sono stati i somali giunti a Pozzallo insieme al giovane ricoverato. Si è trattato cioè dei 43 clandestini giunti sulle coste iblee l’alba del 13 luglio. Gli altri ospiti della dogana saranno oggetto dei controlli a partire dalla prossima settimana. Intanto, ieri mattina, a testimonianza del clima di apprensione che si vive a ridosso del porto pozzallese, sono stati in diversi gli operatori che, volontariamente, si sono sottoposti al test. Per le forze dell’ordine invece si seguirà un diverso protocollo sanitario, ma anche loro dovranno effettuare il test d Mantoux. Per conoscere l’atteso esito delle analisi di ieri, bisognerà attendere i primi giorni della prossima settimana. Solo allora si potrà sapere, con maggiore sicurezza, se si è verificato qualche caso di contagio e se qualcuno, tra gli extracomunitari e gli operatori manifesta i sintomi di una potenziale tubercolosi.

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