CHIARAMONTE GULFI: IL PRESIDENTE VINDIGNI REPLICA ALLA RICHIESTA DI COMMISSARIAMENTO DEL SINDACO NICASTRO

Il presidente dell’A.T.O. Ragusa Ambiente, dott. Gianni Vindigni, replica alle esternazioni del Sindaco di Chiaramonte Gulfi che chiede il commissariamento dell’Ambito Territoriale Ottimale per le modalità con cui sono stati ridotti a 3 i consiglieri d’amministrazione. “Il primo cittadino del comune montano ci accusa di incompetenza e di aver prodotto atti illegittimi – afferma il presidente Vindigni – ma, poiché do per scontato che l’avvocato Nicastro conosca il quadro normativo, non mi resta che dedurre che egli parla in malafede nel tentativo di fuorviare l’opinione pubblica. I fatti sono questi, l’A.T.O. si è trovato stretto da una morsa con da un lato la Legge finanziaria per l’anno 2007 che prevede la riduzione a 3 dei consiglieri e il Decreto del Presidente della Regione n. 127 del 28 Maggio 2008 che, addirittura, non la prevede soltanto ma la impone entro il 31 luglio 2008 e, dall’altra parte, l’art. 17 dello statuto dell’A.T.O. ed il Codice Civile che prevedono il voto dell’assemblea dei soci e l’inerzia dei Consigli Comunali che, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno ancora deliberato. A questo punto, l’unica soluzione percorribile, così come più volte ribadito e chiarito durante l’assemblea straordinaria dei soci, è quella da noi adottata, ovvero, inserire con atto notarile una clausola transitoria nello statuto che individua nel Comitato Esecutivo il nuovo C.d.A. Tengo a sottolineare – dice Vindigni – che non si è trattata di una elezione ma di una riduzione dei consiglieri d’amministrazione, avvenuta secondo le uniche modalità possibili considerata la ristrettezza dei tempi, quindi, nessun Ente socio può o deve sentirsi scavalcato. Poiché sono assolutamente sicuro delle grandi competenze professionali del Sindaco ed avvocato Giuseppe Nicastro – conclude il presidente Vindigni – e, di conseguenza, non ho dubbi sulla sua capacità, al pari di tanti suoi colleghi, di interpretare le norme giuridiche, lo invito a non fare più sterili ed infondate polemiche politiche”.

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