Muore dopo parto, pm apre inchiesta. La vittima, originaria di Ragusa, era ricoverata in una nota clinica di Catania: dopo il cesareo ha avuto una forte emorragia ed è deceduta in tarda serata nell’ospedale Cannizzaro.

CATANIA – La Procura della Repubblica di Catania ha aperto un’inchiesta sulla morte di una donna di 27 anni, Giovanna Sammatrice, originaria di Ragusa ma residente nel catanese, deceduta per una violenta emorragia il 31 luglio scorso, il giorno dopo avere dato alla luce il proprio primo figlio. Il sostituto procuratore Francesca Musella ha nominato i periti di parte e disposto l’autopsia. L’inchiesta nasce dalla denuncia ai carabinieri di Acicatena del marito della donna, Ivan Ratti, di 21 anni. Nell’esposto l’uomo ricostruisce la dinamica dell’accaduto. Sua moglie è ricoverata nella clinica Gibiino di Catania, dove si appoggia il ginecologo di fiducia della puerpera, il 29 luglio per essere sottoposta a un intervento di parto cesareo. L’indomani mattina la donna è operata e nasce il bambino, che sta bene. Ma la paziente si sente subito male e ha perdite di sangue. Secondo la denuncia la donna viene curata soltanto con anti dolorifici e soltanto la sera, visto l’aggravarsi del quadro clinico, è trasferita nell’ospedale Cannizzaro di Catania dove è sottoposta a due interventi chirurgici d’urgenza. Ma Giovanna Sammatrice muore nella tarda serata. Secondo il marito della vittima l’emorragia era così vasta che la moglie in ospedale ha ricevuto in trasfusione 20 sacche di sangue. La clinica Gibiino si dichiara "completamente estranea alla vicenda" della donna morta dopo il parto e annuncia di "avere aperto un’inchiesta interna sull’accaduto". "La nostra struttura – spiega Giovanna Gibiino, dell’amministrazione della casa di cura – è in regola, perchè ha tutte le autorizzazioni ed ha seguito gli standard previsti dalla legge. Ciononostante abbiamo avviano accertamenti interni, in particolare si stanno compiendo analisi su certi farmaci che potrebbero avere avuto un ruolo nella vicenda". CATANIA – La Procura della Repubblica di Catania ha aperto un’inchiesta sulla morte di una donna di 27 anni, Giovanna Sammatrice, originaria di Ragusa ma residente nel catanese, deceduta per una violenta emorragia il 31 luglio scorso, il giorno dopo avere dato alla luce il proprio primo figlio. Il sostituto procuratore Francesca Musella ha nominato i periti di parte e disposto l’autopsia. L’inchiesta nasce dalla denuncia ai carabinieri di Acicatena del marito della donna, Ivan Ratti, di 21 anni. Nell’esposto l’uomo ricostruisce la dinamica dell’accaduto. Sua moglie è ricoverata nella clinica Gibiino di Catania, dove si appoggia il ginecologo di fiducia della puerpera, il 29 luglio per essere sottoposta a un intervento di parto cesareo. L’indomani mattina la donna è operata e nasce il bambino, che sta bene. Ma la paziente si sente subito male e ha perdite di sangue. Secondo la denuncia la donna viene curata soltanto con anti dolorifici e soltanto la sera, visto l’aggravarsi del quadro clinico, è trasferita nell’ospedale Cannizzaro di Catania dove è sottoposta a due interventi chirurgici d’urgenza. Ma Giovanna Sammatrice muore nella tarda serata. Secondo il marito della vittima l’emorragia era così vasta che la moglie in ospedale ha ricevuto in trasfusione 20 sacche di sangue. La clinica Gibiino si dichiara "completamente estranea alla vicenda" della donna morta dopo il parto e annuncia di "avere aperto un’inchiesta interna sull’accaduto". "La nostra struttura – spiega Giovanna Gibiino, dell’amministrazione della casa di cura – è in regola, perchè ha tutte le autorizzazioni ed ha seguito gli standard previsti dalla legge. Ciononostante abbiamo avviano accertamenti interni, in particolare si stanno compiendo analisi su certi farmaci che potrebbero avere avuto un ruolo nella vicenda".

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