Non c’è stata unanimità nella riunione del Consiglio generale del Consorzio ASI di Ragusa chiamato a pronunciarsi sullo Studio di Fattibilità della Piattaforma logistica retro-portuale di Pozzallo. Sia pure a ranghi molto ridotti e dopo un lungo dibattito, il Consiglio ha infatti adottato lo Studio, redatto dalla Società Interporto di Padova in pool con altri. Ha votato contro il consigliere Gianni Stornello, motivando la sua valutazione con lo stravolgimento dell’idea originaria di realizzare una piattaforma sistemica con l’Autoporto di Vittoria e legata alla catena logistica del freddo. Ed è stato proprio sulle osservazioni di Stornello che si è sviluppato il dibattito in Consiglio. “I progettisti sono andati fuori tema – dichiara Gianni Stornello – visto che il compito loro affidato era quello di sviluppare uno studio che avviasse la progettazione di una struttura al servizio dell’autotrasporto ibleo e delle varie produzioni deperibili del Sudest, prime fra tutte quelle ortofrutticole della fascia trasformata, per consentire il loro imbarco e sbarco da e per il porto di Pozzallo. Era questa la linea fissata da un Protocollo d’intesa fra i Comuni di Pozzallo e Vittoria; era questa la linea dettata dall’Assessorato regionale ai Trasporti che aveva inserito la Piattaforma retro-portuale nell’Accordo di programma quadro sulla logistica; era ed è questa sostanzialmente la richiesta del territorio, dove l’autotrasporto, che in provincia di Ragusa vanta numeri importanti con una percentuale altissima di addetti su scala nazionale proprio perché legata alle produzioni ortofrutticole, cerca nel trasporto combinato strada-mare, servendosi quindi del porto di Pozzallo, alternative al caro gasolio, ai ritardi agli imbarcaderi di Messina, alle strozzature nella Salerno-Reggio Calabria. Andava tenuta presente anche la varietà di produzioni deperibili della nostra zona, tutte interessate a raggiungere i mercati di sbocco con mezzi alternativi: il pescato di Portopalo, il patrimonio avicolo e zootecnico modicano, il cioccolato, i prodotti caseari ragusani, i fiori di Scicli, l’olio d’oliva, il vino Cerasuolo, la carota novella di Ispica. A queste esigenze, che se soddisfatte avrebbero conferito anche una specializzazione al porto di Pozzallo unica in Sicilia e al centro di tutto il Mediterraneo, lo studio doveva rispondere. Non l’ha fatto – denuncia il consigliere ASI – dicendo anzi che questo tipo di traffico è residuale rispetto a quello della cosiddetta merce secca che i progettisti, guardando non si sa a quale realtà economico-produttiva, considerano predominante. Il Comitato direttivo del Consorzio, nell’avallare tale ragionamento, ha commesso un errore di prospettiva gravissimo che – sostiene Stornello – rischia di compromettere il finanziamento dell’opera e considera un atto di lungimiranza quello che è invece un gravissimo caso di miopia politica: considerare il comparto agricolo del vittoriese irreversibilmente in crisi. La crisi che c’è – spiega il consigliere ASI – deriva anche da una filiera troppo lunga che favorisce le speculazioni della distribuzione a danno della produzione: tipico esempio è quello del pomodorino vittoriese trattato dai centri logistici della Campania. E’ questo uno dei vizi che la presenza di strutture logistiche in loco è chiamata a rimuovere per ridare slancio alle nostre produzioni agricole, altrimenti davvero condannate senza appello con l’apertura dell’Area di libero scambio del 2010. Una presenza che può dare anche l’avvio in grande stile all’industria conserviera in provincia. Per il resto – conclude Stornello – lo Studio di fattibilità poteva essere condividibile sia nell’individuazione delle aree per la Piattaforma, sia nella previsione di una piccola zona “free tax” attigua al porto. Ma l’impostazione di fondo dello studio mi è parsa così pericolosamente sbagliata da indurmi a dare il mio voto contrario in Consiglio generale”. Gianni Stornello Consigliere generale ASI – Ragusa
Scontro sulla Piattaforma logistica retro-portuale di Pozzallo. Stornello denuncia: “I progettisti sono andati fuori tema e considerano residuale il traffico di merce deperibile rispetto a quella secca”
- Agosto 5, 2008
- 12:27 am
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