Non solo le campane delle chiese funzionano elettronicamente, anche gli organi nelle chiese non hanno più l’organista disponibile tutti i giorni. La “Messa cantata”, però, è un rituale che si tramanda da secoli e permette di cantare le lodi nel momento liturgico. Ecco che, allora, i preti si organizzano per non fare perdere ai fedeli l’abitudine al canto. Succede che, nella chiesa di Santa Maria di Betlem a Modica, il responsabile, don Giuseppe Sortino, non potendo avere a disposizione tutte le sere, durante la Messa vespertina, l’organista, si è munito di un impianto stereo con tanto di telecomando posto sull’altare, da pigiare nei momenti salienti della celebrazione Eucaristica. Una innovazione che è gradita dai fedeli, i quali hanno un imput per le lodi senza dovere attendere qualcuno che, senza musica, intoni i canti. Padre Sortino, in effetti, è stato uno dei primi preti in città a compiere scelte “alternative”. E’ il caso dei monitor posizionati tra le navate della chiesa di Santa Maria di Betlem, da dove la gente può assistere alla Santa Messa anche da punti dove non è possibile guardare l’altare, soprattutto, nei giorni festivi quando la chiesa si riempie a dismisura di fedeli per assistere alle funzioni religiose. Padre Sortino è stato anche uno dei pochi ad ammonire i turisti che entrano nel luogo sacro con un abbigliamento non consono. Ma dal suo pulpito ha anche ammonito i politici in alcune circostanze. Insomma un prelato che fa di tutto per i propri fedeli, perché possano seguire le funzioni religiose come vuole tradizione e nelle migliori condizioni possibili.
Modica: Don Sortino, il prete “alternativo”!
- Agosto 7, 2008
- 7:53 pm
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