Ulteriore udienza nel processo attinente la morte del padre dell’attuale sindaco di Modica, Emanuele Buscema, causata da un incidente stradale

Sarà necessaria un’ulteriore udienza per definire il processo riguardante la morte dell’ottantenne modicano Emanuele Buscema, padre dell’attuale sindaco di Modica, causato da un incidente della strada avvenuto nel mese di novembre del 2005. L’ultima udienza è stata caratterizzata dall’audizione del consulente tecnico d’ufficio, Giovanni Papanno, secondo cui la vittima stava effettuando una manovra imprudente a sinistra. L’imputato sarebbe sopraggiunto ad alta velocità calcolata sui cento kmh, mentre il limite massimo indicato dalla segnaletica nell’arteria teatro della tragedia, Via Sorda Sampieri, era di 70 km. Imputato è Giorgio Agosta, 33 anni, di Pozzallo, difeso dall’avvocato Fabio Lucifora, che risponde di omicidio colposo. Le assicurazioni hanno già risarcito gli eredi, patrocinati dall’avvocato Salvo Maltese. L’anziano dopo l’incidente, fu ricoverato all’Ospedale Maggiore, dove fu sottoposto ad un intervento osseo immediato, per la frattura del femore. Le sue condizioni, in un primo momento, non erano apparse gravi. I sanitari del nosocomio avevano deciso, infatti, di mettere in trazione l’arto poi avevano trasferito il paziente nella Divisione di Rianimazione. Sembra, addirittura, che l’interessato fosse anche lucido. In tarda serata, però, sarebbero sopraggiunte delle complicazioni e, quindi, il decesso. L’anziano era a bordo della sua vecchia Fiat 500. Pare stesse recandosi presso il vicino caseificio per acquistare della ricotta. Nell’imboccare l’intersezione a sinistra è sopraggiunta la Fiat Tipo condotta dal pozzallese che non era riuscito ad evitare il violento impatto. La piccola utilitaria nello scontro aveva effettuato dei testa-coda. Sfortunatamente in direzione Modica- Marina di Modica sopraggiungeva l’autocarro Fiat Iveco condotto da un modicano contro il quale concluse la sua marcia la Fiat 500 del Buscema. Dovettero intervenire i vigili del fuoco per estrarre il poveretto dalle lamiere contorte dell’autovettura. Sono stati sentiti anche gli agenti della polizia municipale che rilevarono il sinistro. Le conclusioni sono state fissate al prossimo 24 novembre.