«Grazie per l’accoglienza che riservate a queste musiche. Molte sono state scritte per stare imboscate tra le pellicole. Eppure, ogni tanto, a loro e a noi piace venir fuori, quasi fossimo tutti in libera uscita». Così Nicola Piovani ringrazia sotto le stelle del cielo ibleo, a pochi brani dall’inizio del concerto, il pubblico che gremisce il parco del Castello di Donnafugata (Ragusa) per assistere al suo Concerto in quintetto, unica data in Sicilia per questa estate 2008. Inserito nel calendario del Festival NOTE DI NOTTE il concerto, idealmente diviso per momenti che ricordano le tante collaborazioni del pianista-compositore, ha avuto inizio in piano solo. Dopo una breve presentazione di Mariolina Marino, direttore artistico del Festival, Piovani sale sul palco tra gli applausi del pubblico e regala Poeta delle ceneri, per l’omonima poesia di Pier Paolo Pasolini, e La notte di San Lorenzo, dall’omonimo film dei fratelli Taviani. Anche il terzo brano, Il pianino delle meraviglie da Good morning Babilonia ancora dei fratelli Taviani, inizia in piano solo, ma via via Marina Cesari (flauto, clarinetto, sassofono), Pasquale Filastò (violoncello, chitarra, chitarra elettrica, tastiera), Andrea Avena (contrabbasso) e Cristian Marini (batteria, percussioni, fisarmonica) prendono posto sul palco e cominciano a suonare. Il quintetto è riunito ed è la volta delle composizioni legate al cinema di Nanni Moretti – Caro diario, La messa è finita, La stanza del figlio – accolte come le precedenti con silenzio durante l’esecuzione e fragorosi applausi alla fine. Il feeling tra il pluripremiato compositore-pianista e il pubblico che ha raggiunto Ragusa da diverse parti della Sicilia per ascoltarlo si è già consolidato. La serata assume i contorni di quelle da incorniciare. Location suggestiva, musicisti eccellenti, tante emozioni nel gioco di rimandi tra la musica che riempie l’aria e le immagini che scorrono nella memoria di ognuno. Piovani lascia il piano, ringrazia per l’accoglienza ed introduce quello che definisce un saluto a Fabrizio de Andrè attraverso Il suonatore Jones da Non al denaro, non all’amore né al denaro e un estratto da Storia di un impiegato: «Non ho suonato queste musiche in concerto per tanto tempo perché sono convinto che senza i testi e la voce di De Andrè siano composizioni monche. Poi mi è capitato di suonarle in occasione di una celebrazione per Fabrizio e ho visto che l’emozione si è creata comunque. Non è un omaggio – questa parola proprio non mi piace – ma un saluto ad un grandissimo artista ed un grandissimo poeta». Il cuore del concerto è il “momento Benigni” con i brani estratti dalla colonna sonora di Pinocchio e gli attesissimi Buongiorno principessa e La vita è bella dall’omonimo film che è valso il premio Oscar sia al compositore che al regista. Tutto il lirismo della musica di Piovani riempie il parco, la concentrazione del pubblico è palpabile, il silenzio è assoluto. La sana tensione creata da una musica che emoziona si scioglie nel calorosissimo applauso che giunge all’ultima nota. Piovani lascia ancora una volta il piano, ringrazia e introduce La melodia sospesa: «ho iniziato a comporre questa melodia tanti anni fa. La frase iniziale mi è venuta subito bene, lo sviluppo anche, ma il finale non mi veniva e la rimettevo nel cassetto. Ad un certo momento ho capito che probabilmente questa melodia un finale non lo vuole. Datene uno voi» Tra tanta musica legata al cinema Piovani propone Annozero, nota al grande pubblico per essere la sigla dell’ultimo programma ideato e condotto da Michele Santoro. Segue un momento teatrale con i tre movimenti – Preludio, Cantabile e Marcia – da La Cantata del Fiore, frutto del sodalizio con Vincenzo Cerami. In questo viaggio di Piovani attraverso il cinema e le opere teatrali non mancano le figure di Federico Fellini con La voce della luna e di Giuseppe Tornatore con Il camorrista. Il concerto si chiude, ma gli applausi del pubblico richiamano i musicisti sul palco per il bis che arriva con Il volo di Icaro. «C’è chi dice che senza passaggi televisivi non si è nessuno. Bene, sono felice di non essere esistito per due ore con voi a Donnafugata. Vorremmo dirvi la gioia di aver suonato per voi. Se permettete, ve lo diciamo con un altro pezzetto di musica». Il “permesso” del pubblico arriva attraverso l’ennesimo applauso e il quintetto suona Il tango della cimice. A fine concerto il Presidente della Provincia Regionale di Ragusa Franco Antoci, il Vicesindaco del Comune di Ragusa Giovanni Cosentini e l’Assessore allo Spettacolo del Comune di Ragusa Ciccio Barone salgono sul palco e ringraziano il Maestro Piovani al quale l’Assessore Barone consegna «un riconoscimento che la città assegna ai personaggi illustri e riproduce il nostro Duomo di San Giorgio. Grazie Maestro per averci fatto sognare» «Non so come ringraziarvi – è la risposta di Piovani all’Assessore – quello che dovevo dirvi, ve l’ho già detto. Sono felice di portarlo a casa. Richiamatemi presto perché torno!» Per le attività del Nonsolofestival hanno fatto il loro ingresso per la prima volta in provincia di Ragusa i preziosi gioielli dell’oro designer Massimo Izzo e sono state ancora una volta al fianco di NOTE DI NOTTE La Veronica arte contemporanea e La tela di Penelope. Curato da Caffè Bistrò e realizzato grazie al supporto delle aziende Vini Marabino, Natura Iblea, Gratia, Ragusa Latte e Casalindolci il drink di benvenuto offerto al pubblico prima dell’inizio del concerto. Anche in occasione del concerto di Nicola Piovani le note di notte hanno viaggiato in Ford Kuga e Mazda 2 grazie a Sergio Tumino.
Notte da Oscar con Nicola Piovani al Castello di Donnafugata
- Agosto 18, 2008
- 4:41 pm
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