Modica: L’ex Assessore ale politiche ambientali, Gerratana, alza la voce sui drastici provvedimenti del titolare della ditta Busso

“Non si punti il dito contro l’impresa Busso. I provvedimenti assunti nei confronti di alcuni lavoratori giovedì andrebbero allargati. Bisogna mettersi in testa che si deve lavorare e si devono rispettare le regole”. Nino Gerratana, ex assessore alle Politiche Ambientali del comune di Modica ed adesso consigliere comunale, non ha mezzi termini e si schiera dalla parte del legale rappresentante dell’Ati Busso, Peppe Busso, che giovedì aveva mandato a casa(ma ieri sono rientrati in servizio)due operatori ecologici, uno perché non indossava la camicia della divisa di servizio ed un altro perché arrivato in ritardo al lavoro. “Fino a qualche mese fa – spiega Gerratana – quando non era presente Busso, c’era l’assessore, ovvero il sottoscritto, a controllare ed a pretendere che si indossassero le divise, che si rispettassero gli orari. Si ricorderà che attaccai pesantemente quando denunciai che tra i lavoratori c’erano fannulloni, protetti e raccomandati. Non bisogna scaricare le colpe su Peppe Busso, che ritengo sia sin troppo buono e tollerante. Nessuno dice di lavoratori ai quali sono state notificate lettere di diffida che poi sono state ritirate per pressioni politiche”. La vicenda, insomma, sembra diretta ad assumere toni fortemente polemici e non solo anche perché pare che si mezzo stia subentrando qualche avvocato di parte. E’ chiaro che se regole ci sono vanno rispettate ma che sia una pretesa di rispetto per tutti e non per pochi. Se l’azienda Busso non transige da questo concetto nessuno può contestargli nulla se non il tipo di provvedimento. Il consigliere comunale Gerratana alla fine è perentorio e va diretto: “Io ho fatto l’assessore – denuncia – e so come vanno le cose. Se qualcuno vuole sapere i nomi di quelli che ho definito “fannulloni”, io sono pronto a farli, assumendomi le mie responsabilità”.
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