In questi giorni si discute negli ambienti politici del destino che devono avere le istituzioni Fiume e Isproa. Alcuni sostengono l’opportunità della loro chiusura, con un giudizio, sul loro operato, largamente negativo, altri caldeggiano la tesi del loro ridimensionamento e di una nuova missione per loro o per organismi similari. Nel merito, l’assessore allo Sviluppo economico, Salvatore Di Pietro, e l’assessore ai Lavori pubblici, Michele Zisa, dichiarano: “Noi riteniamo che bisogna essere cauti e non operare decisioni giacobine. Piuttosto sentiamo il bisogno di aprire una discussione su questi argomenti, più ampia possibile, nell’ambito della maggioranza che sostiene il sindaco Alfano e, più in generale, nella città. A Comiso, come tutti sanno, esiste il terzo polo industriale italiano per la lavorazione dei marmi, graniti e pietre naturali. L’italia ha una posizione di vertice e quindi a buon diritto possiamo dire che se c’è un settore in cui la nostra città ha un posto di rilievo a livello internazionale è proprio questo. Ruolo conquistato negli anni con grande impegno, ingegno e fantasia imprenditoriale dalle tante generazioni che partendo dalle “pirrere” sono andate alla conquista dei continenti. Questo settore negli anni è stato florido e lo è tuttora anche se dei segnali di difficoltà affiorano in alcune delle aziende locali. Noi riteniamo che tutta la collettività comunale e provinciale abbia l’obbligo di curare, sostenere e incentivare questa parte della nostra economia. Finora sono state fatte delle iniziative per il sostegno e l’incentivazione del comparto che hanno quasi sempre avuto il carattere della frammentarietà e dell’episodicità, anche senza negli anni non sono mancati esempi interessanti. Oggi riteniamo che sia maturo il tempo per creare una struttura che si occupi esclusivamente delle problematiche che ruotano attorno a questo mondo e che siano da stimolo e sostegno ad esso. L’Isproa o chi per essa, dovrebbe subire una riorganizzazione e occuparsi di ciò. Noi pensiamo ad una struttura in cui i rappresentanti del mondo delle imprese e le istituzioni, ad esempio il Comune e la Provincia, siano parimenti attori e promotori dello sviluppo. La missione potrebbe essere da un lato un sostegno per le problematiche di natura tecnica e commerciale, operato comunque ad alto livello, e dall’altro la creazione di una filiera specialistica di settore. Manca una vetrina a livello internazionale di Comiso con le sue peculiarità e capacità lavorative e imprenditoriale e questo rappresenta sicuramente un limite nella capacità di aggredire nuovi mercati per le aziende che operano nel settore. E’ finito il tempo di impegnarsi in manifestazioni di promozione generalista in cui nella migliore delle ipotesi si dava alle famigliole il modo di trascorrere amenamente qualche ora. E’ arrivato il momento di concentrare le pur scarse risorse pubbliche con quelle private per realizzare qualcosa che abbia veramente una ricaduta sul territorio. Sostenere, rafforzare, incentivare e sviluppare un settore economico che pur nelle difficoltà ha saputo conquistarsi un ruolo mondiale è per la collettività un modo di garantirsi una crescita economica generale di questa fetta di Sicilia. pensiamo alla macchina economica che si attiva per manifestazioni fieristiche come quelle di Massa Carrara o di Verona, solo per guardare all’immediato, e ci possiamo rendere conto di quanto tempo abbiamo perso per attivare iniziative utili al settore e alla collettività. L’Isproa, o qualcosa di simile, potrebbe rappresentare lo strumento utile per veicolare queste politiche. Certamente, a differenza di ciò che c’è stato finora, si tratterebbe di uno strumento snello, agile, in cui ci siano vere competenze specialistiche e non, sicuramente, un carrozzone per la sistemazione di qualche conto politico. Una sfida ambiziosa che guarda avanti ed in alto, poggiando però i piedi nel concreto di quello che già esiste e solidamente ha dato prova della sua importanza e validità. Iniziative di questo genere pensiamo siano cardini della nuova politica a Comiso, in netta antitesi col passato.
COMISO. Il futuro delle Istituzioni Fiume e Isproa
- Agosto 25, 2008
- 4:17 pm
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