Magistrale di Scicli, una circolare vieta classi con tre alunni

 Una circolare dell’Assessorato regionale alla pubblica istruzione mette seriamente in discussione la legittimità della costituzione delle classi del Liceo socio psico pedagogico, ovvero l’ex Magistrale, gestito dal Comune di Scicli. “Per le istituzioni che hanno già ottenuto il riconoscimento della parità, il graduale allineamento dovrà avvenire a partire dalle prime classi (anno scolastico 2004/05: 10 alunni nelle prime classi; anno scolastico 2005/06: 12 alunni in prima e 10 in seconda; anno scolastico 2006/07: 14 alunni in prima, 12 in seconda e 10 in terza)”. La circolare è la numero 18 del 3 agosto del 2004, ed è balzata ora all’attenzione dell’ufficio pubblica istruzione del Comune di Scicli, alla luce del fatto che la prima classe ha solo tre prescritti. Stando alla circolare, gli istituti parificati (e il Magistrale è paritario) devono avere, a partire dall’anno scolastico 2004/2005, almeno dieci alunni nella prima classe. Numero che deve aumentare nelle prime classi dell’anno scolastico 2005/06, e via seguendo. Il magistrale comunale è “fuori legge” sotto tutti i profili. Non solo perché la prima classe che nascerebbe in settembre è abbondantemente sotto le prescrizioni di legge, ma anche le classi successive (basti pensare a quella in cui ci sono tre minorenni e due mamme, per un totale di cinque alunni) sono sotto le previsioni normative. Il Comune di Scicli spende un totale di 200 mila euro l’anno per 55 minori, una quota parte disabili, la restante disagiati, ospitati o presso il Centro diurno minori in difficoltà di Donnalucata, o presso il Centro diurno delle suore del Rosario. E spende poi 350 mila euro l’anno per 33 minori, più due mamme, che frequentano il Magistrale. Il dato offre la misura dell’alto costo della scuola superiore per le casse comunali, su cui potrebbe indagare la Corte dei Conti, se il dispendio di risorse economiche dovesse persistere. Per tale ragione l’ufficio scolastico del Comune sta studiando l’incartamento relativo alla vicenda magistrale, per capire una volta per tutte come uscire da questa situazione. L’assessore alla pubblica istruzione Maurizio Miceli ha annunciato una presa di posizione ufficiale da qui a breve. Per evitare che la questione Magistrale investa altri organi dello Stato tenuti a verificare la congruità della spesa pubblica.
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