Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che ripristina il voto in condotta, le votazioni accanto ai giudizi, ‘educazione civica e stradale e il maestro unico per ogni classe delle elementari. Con il 5 in condotta si verrà bocciati (lo scorso 1° agosto il ministro Gelmini aveva annunciato che si sarebbe stati bocciati con il 7) e il voto farà media nella valutazione complessiva, ha spiegato il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. «Il provvedimento sarà contenuto nel piano programmatico per la scuola contenuto nella Finanziaria e su cui stiamo lavorando con il ministro Tremonti», ha detto Gelmini. CHIAREZZA – «Crediamo che alla scuola serva chiarezza», ha spiegato il ministro dell’Istruzione. «Per questo ci sarà un ritorno dei voti accompagnati dai giudizi, che avranno una valenza diversa: saranno esplicativi del risultato raggiunto dagli studenti». Gelmini ha anche anticipato che presto saranno portati in Consiglio dei ministri provvedimenti per istituire il maestro unico alle elementari, sul quale il governo ha dato «parere favorevole», e per contrastare il caro libri introducendo un sistema che prevede la riedizione dei testi «solo dove è strettamente necessario» e in un arco di tempo definito dai 3 ai 5 anni. «Esiste la necessità che i bambini abbiano nel maestro unico un punto di riferimento». EDUCAZIONE CIVICA E STRADALE – Dal prossimo anno scolastico torna obbligatoria l’educazione civica: si chiamerà Educazione alla Costituzione e alla cittadinanza. Sarà introdotta la formazione alle regole della strada e all’ambiente. «La scuola deve rimettere al centro la persona e preparare i ragazzi a essere cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri e conoscitori dei principi costituzionali». «SPOT DEL GOVERNO» – «I nostri ragazzi avrebbero bisogno di una scuola che li prepari a una società complicata e a un mondo del lavoro difficile e invece dal ministro Gelmini e dal governo arrivano messaggi incongruenti, quando non insulti per gli insegnanti». Lo afferma Marina Sereni, vice presidente dei deputati Pd. «I voto di condotta è l’ultimo spot del governo». STUDENTI – L’Unione degli studenti ribadisce la propria «profonda contrarietà» al ritorno del voto in condotta. «Ci sentiamo profondamente traditi dal ministro Gelmini, che aveva promesso un confronto diretto con il Parlamento e con le associazioni sul disegno di legge presentato a luglio. Ci troviamo invece con un decreto già approvato, non motivato da alcuna urgenza. Ma non staremo a guardare: a chi ci vuole farci tacere risponderemo a inizio ottobre con una grande mobilitazione nazionale». Anche la Rete degli studenti si dice «allibita» per il metodo scelto dal ministro. «Prima ha cercato il confronto, poi ha ignorato la contrarietà di molte associazioni studentesche e ha saltato il dibattito parlamentare con un decreto legge», ha detto la portavoce Giulia Tosoni. «Ci mobiliteremo contro un governo che sembra capace solo di tagliare i fondi e punire gli studenti».
Scuola: tornano 7 in condotta, grembiule, esami a settembre ed educazione civica (1° agosto 2008)
- Agosto 28, 2008
- 4:36 pm
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