Ispica e, a sorpresa, Pozzallo non condividono del tutto le fatture emesse dall’ufficio ragioneria del Comune di Scicli. E’ il sindaco Giovanni Venticinque a rendere nota la discrasia di vedute tra i due enti debitori e il Comune creditore, Scicli, appunto. Una storia antica quella della divergenza di vedute tra Scicli e i tre Comuni (c’è pure Modica) che sono debitori per il conferimento in discarica dei rifiuti. Tutto nasce dalla circostanza che Scicli e Pozzallo fanno parte dell’originario sub-comprensorio che si sarebbe dovuto affiancare al sub-comprensorio Modica-Ispica, che però non ha mi dato vita a una propria discarica. In considerazione del fatto che Pozzallo è praticamente priva di territorio, nel 2000 si decise che Scicli avrebbe ospitato la discarica sub-comprensoriale a San Biagio, e Pozzallo, avrebbe conferito i rifiuti a un prezzo modico, superiore a quello cui avrebbe conferito Scicli, ma modico. Quando, a partire dal 2001, Ispica e Modica iniziarono, con ordinanze prefettizie di somma urgenza, a conferire anch’essi a Scicli, il prezzo applicato nei loro confronti fu di molto superiore. La statuizione era stata presa dal consiglio comunale di Scicli. Fin quando il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, Felice Crosta, non applicò tariffe univoche per tutti e tre i comuni conferitori, con tanto di ricorso al Tar da parte del Comune di Scicli, che la spuntò, ottenendo la concessione della sospensiva. Nel corso degli anni, Scicli ha ospitato i rifiuti dei tre Comuni, e Ispica e Modica, hanno conferito, con reciproche riserve. Scicli ritenendo che fossero applicabili le tariffe più alte nei confronti di Modica e Ispica, perché fuori dal sub-comprensorio, e responsabili di non aver individuato una propria discarica, Modica e Ispica dal canto loro pensando che dovessero pagare la stessa, unica, equa tariffa, insieme a Pozzallo. I nodi tornano ora al pettine. Il sindaco di Scicli ha confermato che Ispica e addirittura Pozzallo non riconoscono l’ammontare del debito. La giunta Torchi, dal canto suo, aveva riconosciuto cinque milioni degli otto milioni di euro di credito vantati da Scicli. E non è un caso che il decreto ingiuntivo intentato dall’avvocato incaricato dal Comune, Cesare Borrometi, del Foro di Ragusa, abbia riguardo per solo cinque milioni di euro nei confronti di Modica. Ovvero, la parte non contestata del debito. Nelle prossime settimane si capirà se tra debitori e creditore ci sarà finalmente un accordo.
I SOLDI DELLA DISCARICA DI SCICLI. ISPICA E POZZALLO NON RICONOSCONO L’AMMONTARE DEL DEBITO
- Agosto 29, 2008
- 10:29 pm
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