Infrastrutture nell’area iblea, il presidente provinciale Chessari “Si completi la stagione delle realizzazioni, non possiamo più attendere”

“Il delicato momento economico, che interessa da vicino anche la provincia di Ragusa, impone una seria riflessione sulla dotazione infrastrutturale del nostro territorio e sull’attivazione di percorsi concreti che garantiscano l’uniformazione di un quadro il più possibile sostenibile con le esigenze di questa terra”. Il presidente provinciale dell’Ascom, Angelo Chessari, prendendo spunto dalla ventilata chiusura degli scali merce di Ragusa e Comiso, coglie l’occasione per ribadire la posizione dell’associazione di categoria rispetto alle grandi opere che dovrebbero vedere la luce da qui a qualche tempo. “A proposito degli scali merce – dice – non possiamo che condividere la preoccupazioni di quanti temono che l’eventuale soppressione comporterebbe l’incremento dei costi di trasporto per tutte quelle aziende che finora si sono appoggiate alle suddetti basi logistiche. Un disagio economico antipatico da sopportare in un periodo in cui la crisi congiunturale ha già determinato danni notevoli. Danni che, tra l’altro, vanno ad incidere sulle prospettive economiche globali di un intero territorio. Prendiamo atto della precisazione, in senso contrario, della divisione Cargo di Trenitalia ma è chiaro che la questione abbisogna di un approfondimento più dettagliato”. L’altra sfida fondamentale, per il presidente Chessari, è legata all’attivazione a pieno regime dell’aeroporto di Comiso. “Ci attendiamo risposte precise – continua – sui tempi necessari ad una definitiva entrata in funzione dello scalo aeroportuale. Le condizioni legate allo sviluppo sono tali che non ci permettono di differire oltre l’avvio di una simile importante infrastruttura. Dover fare i conti con altri imprevisti e ritardi equivarrebbe a colpire in maniera ancora più dura la nostra economia che attende di essere supportata con azioni efficaci. Anche per il porto di Pozzallo, dopo la notizia dei finanziamenti da spendere entro la fine dell’anno per la messa in sicurezza e la costruzione di altre opere interne, ci attendiamo che si risolva, una volta per tutte, la questione della gestione e che, soprattutto, si possano fornire risposte ai disagi che si registrano nell’area retroportuale, sebbene, in proposito, l’Amministrazione comunale abbia già fatto sentire la propria voce. Occorre, dunque, un’attenzione supplementare”. Stessa tipologia di attenzione che Chessari richiede per il raddoppio di carreggiata della Ragusa-Catania. “Un progetto parimenti importante – continua – di cui si parla ormai da un decennio, e per il quale, finalmente, sembra prossimo l’avvio dei lavori, a patto che si riescano a reperire le somme necessarie alla realizzazione della imponente opera. La stagione delle grandi infrastrutture, qualora giungesse a compimento, potrebbe rappresentare un notevole valore aggiunto per l’economia di un sistema come il nostro che, da qualche anno a questa parte, sta facendo i conti con una involuzione che, con riferimento particolare al nostro settore, desta più di una preoccupazione. Ecco perché come Ascom vigileremo, e solleciteremo chi di competenza, quando necessario, sul rispetto degli impegni assunti e sulla conclusione delle procedure già avviate”.

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