L’orologio del Castello che ti guarda negli occhi, la Giacanta che prova ad abbracciare l’Itria, sullo sfondo la “favelas” di Modica Alta ed in basso il palpito incessante del Corso. E’ il panorama che ha affascinato, ammaliato, fatto innamorare e poi “bloccato” nella città della Contea, Franco e Marcel: ingegnere d’origine abruzzese ma residente a Milano il primo, regista brasiliano anch’egli residente nel capoluogo lombardo il secondo. Hanno scelto di investire a Modica, comprando quello che loro definiscono “rudere, di quelli che i modicani non volete più”, in vico Monserrato, laddove la maggior parte dei modicani non è mai andata, perdendo quello che, probabilmente, è uno degli scorci migliori della città. “Ho sentito parlare di Modica quando fu riconosciuta bene dell’Umanità dell’Unesco – racconta Marcel -. Ad una cena tra amici, si parlava di uno di loro che aveva acquistato qui 15 case. Quando poi il mio dentista mi disse che avrebbe trascorso qui le vacanze estive iniziò a frullarmi in testa l’idea di venire qui. Iniziai a documentarmi – prosegue -, prima di venire. Ho voluto sin da subito una casa; ne ho viste tante, ma alla fine ho scelto questa”. “Anche a me sono stati tanti amici a parlarmi di Modica – interviene Franco -. Tra questi anche la direttrice della rivista “Interni” che aveva già preso casa qui. Quando poi sono arrivato e Marcel mi ha fatto vedere questo panorama, bè mi sono innamorato di Modica. E dire che io in Sicilia scendo ogni estate, a Filicudi, da oltre 30 anni. Ma qui è diverso!”. Qual è la “diversità” di Modica? “I modicani – rispondono all’unisono -. Siete siciliani “diversi”, non diffidenti, molto accoglienti, calorosi e poi, bè – aggiunge ancora Franco – le costruzioni di pietra sono fantastiche”. “A volte – dice invece Marcel indicando il “Pizzo” e le case “presepio” – guardando lì mi sembra di rivedere le favelas del mio Brasile. Non è un’offesa, intendo dire tutte queste case abbarbicate una sull’altra. E’ uno spettacolo”. Qualche difetto? “Non apprezzate abbastanza quel che avete – rispondono -. Per il resto qualche miglioria, ad esempio sulle luci artistiche anche qui a Monserrato anziché le bianche. E poi i trasporti pubblici! Quello si che andrebbe modificato. Per il resto i modicani siamo meravigliosi!” Siamo? “Si, oramai ci sentiamo a casa, siamo modicani anche noi!”:
MODICA INCANTA FRANCO E MARCEL, INGEGNERE ABRUZZESE E REGISTA BRASILIANO, CHE PRENDONO CASA IN CITTA’
- Settembre 1, 2008
- 9:41 pm
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