Altro fine settimana di intensa attività per le Fiamme Gialle del capoluogo ibleo. Infatti, i militari del Nucleo Mobile della Compagnia di Ragusa, in occasione della tradizionale fiera allestita per i festeggiamenti del santo Patrono, hanno intensificato i controlli per reprimere il dilagante fenomeno della contraffazione marchi e della pirateria audiovisiva. I finanzieri sono intervenuti presso le rivendite ambulanti poste in via Colajanni, riscontrando la presenza di diverse bancarelle su cui erano messi in vendita numerosi CD e DVD illegalmente duplicati, oltre ad accessori di abbigliamento di varie griffe famose ma, ovviamente, contraffatte. Complessivamente, per quanto riguarda la pirateria audiovisiva, sono stati sottoposti a sequestro, in quanto risultati privi del contrassegno S.I.A.E., più di 500 tra CD e DVD. Sono state sequestrate, inoltre, 138 paia di calzature sportive Nike, abilmente contraffatte: tale merce, ad un primo riscontro sommario, appariva sostanzialmente identica a quella originale; unica differenza, tale però da indurre quantomeno il sospetto sulla liceità della sua provenienza, era il prezzo; i prezzi di vendita, esposti a vista, sulla bancarella oscillavano tra i 20 ed i 30 euro, in base al modello di calzatura, con una sospetta differenza di circa 100 euro rispetto al normale prezzo di mercato delle analoghe scarpe originali. Ad un esame più approfondito della merce, venivano, comunque, riscontrate numerose piccole difformità, che palesavano la qualità inferiore del prodotto contraffatto. Il responsabile, un commerciante ambulante del capoluogo etneo, che – a seguito di successivi accertamenti – è risultato avere numerosi precedenti penali nonché essere un evasore totale, è stato denunciato per contraffazione e ricettazione. La contraffazione e la pirateria rappresentano purtroppo un fenomeno in continua dilagante crescita, di cui probabilmente l’opinione pubblica non comprende appieno il grave disvalore sociale. Spesso, è lo stesso consumatore che cerca ed acquista deliberatamente il prodotto contraffatto, trascurando la qualità di ciò che ottiene, avendo solo occhio al risparmio, così alimentando, più o meno inconsapevolmente, il mercato clandestino del falso. E’ di tutta evidenza, invece, che un fenomeno di tali proporzioni si traduce, per le imprese oneste, in una diminuzione di fatturato ed in perdite di quote di mercato; per lo Stato in una importante perdita di gettito fiscale. Ciò senza contare le conseguenze di carattere sociale; chi commette il reato di contraffazione, di solito viola anche la legislazione fiscale, del lavoro e sanitaria e, fatto forse ancor più grave, quella in materia di sicurezza dei prodotti.
RAGUSA: MAXI SEQUESTRO DI MERCE CONTRAFFATTA
- Settembre 1, 2008
- 12:49 pm
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