Modica: Il MAC chiede nuovo impulso alla città e il rilancio del centro cittadino nonostante le difficoltà dell’Ente

Dalla passione all’oblio. Cosi il Movimento Autonomo Commercianti di Modica, definisce l’attuale fase amministrativa a palazzo San Domenico, a due mesi dall’insediamento della nuova amministrazione. “Vogliamo spronare quest’amministrazione, passato lo spauracchio del dissesto economico – afferma il Mac – ad intraprendere alcuni dei progetti che, probabilmente, potrebbero dare un impulso importante allo sviluppo della città che, attualmente, sembra allo sbando in tutti i settori e che, dopo la passione dimostrata nelle recenti elezioni con tanta voglia di cambiamento, sembra caduta nell’oblio”. In particolare, il Mac, chiede il rilancio del centro storico, con alcuni progetti di facile attuazione come la riapertura dell’ex auditorium Campailla, di quello di San Francesco, mentre non si conosce che fine abbia fatto l’isola pedonale di via Mercè, l’illuminazione artistica. Progetti già finanziati. “Suggeriamo – aggiunge il Movimento Autonomo Commercianti – una ripavimentazione con basole di pietra del corso, il completamento e l’allargamento della zona artigianale, vorremmo conoscere se e come è stato presentato il progetto per avere la zona franca, suggeriamo l’istituzione di un Ente Fiera istituzionalizzando la Fiera della Contea che, invece di essere estemporanea, potrebbe ospitare, durante tutto l’anno, settori più vari, come artigianato, agricoltura, commercio, valorizzazione della razza modicana, scambi con ente fiera di tutta Europa e non solo, aprendo una finestra sui paesi del mediterraneo, sbocco naturale e culturale; si cominci a dismettere alcuni cespiti per fare cassa, come il campo “Vincenzo Barone”, l’ex ufficio postale, il parcheggio di viale Medaglie d’Oro e quant’altro appetibile ai privati ed improduttivo per l’ente. Chiediamo uno scatto d’orgoglio a tutti i modicani di buona volontà, senza colore o apparteneza politica, abbiamo superato tragedie vere, come terremoti ed alluvioni, rinascendo con l’apporto di tutti, più belli e più forti, vogliamo essere positivi e propositivi, per far tornare Modica il volano del comprensorio, l’esempio da seguire. Svegliamoci dall’oblio – suggerisce il Mac – accettiamo il dialogo ed i suggerimenti di tutti, senza arroccarsi nei numeri, sfruttiamo tutte le risorse e le intelligenze necessarie a superare la crisi, diamo ai dipendenti comunali la possibilità di suggerire e partecipare a questa rinascita, con l’orgoglio dell’appartenenza che, molto spesso, è più importante del freddo ed esiguo stipendio, magari erogato a fasi alterne. Siamo tutti coscienti del momento particolare, come siamo altresì pronti a contribuire a superarlo”.
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