Modica:Situazione finanziaria del Comune di Modica. Interrogazione del consigliere comunale SD D’Antona.

Affrontare la grave crisi finanziaria del comune di Modica, con un intervento di Stato e Regione, cosi come si sta facendo per i comuni i Roma e Catania. E’ la proposta contenuta in un ordine del giorno presentata dal consigliere comunale di Sinistra Democratica, Vito D’Antona, al consiglio comunale. “Tra le azioni individuate dall’amministrazione comunale ed ampiamente condivise dal consiglio – spiega D’Antona – vi è, innanzitutto, quella della formulazione di bilanci contenenti entrate certe e ragionevolmente riscuotibili, quelle rivolte ad una forte ripresa della riscossione delle entrate degli anni precedenti, i cui importi sono iscritti tra i residui attivi, la unificazione delle due società partecipate dal comune e la contestuale rimodulazione dei contratti di affidamento dei servizi, la rivisitazione di tutti i contratti relativi ai servizi sociali, una decisa politica di contenimento della spesa, limitata solo alla copertura di oneri per il personale e di costi discendenti da obblighi contrattuali per servizi indispensabili, ed, infine, la dismissione di parte del patrimonio disponibile non utilizzato per fini istituzionali. Ciò non è sufficiente, per cui, al fine di riportare in equilibrio la situazione finanziaria, è indispensabile una iniziativa dello Stato e della Regione Siciliana, attraverso interventi di carattere straordinario finalizzati a prendere in considerazione la grave situazione che molti comuni di medie dimensioni stanno attraversando e le cui amministrazioni, per evitare conseguenze più gravi per la collettività, sono impegnate in evidenti azioni di risanamento finanziario, rivolte ad eliminare il pericolo del dissesto, per cui, si invita il Governo nazionale e il Governo regionale ad esaminare la condizione finanziaria del comune di Modica – conclude D’Antona – e di quei comuni caratterizzati da forti e pesanti esposizioni debitorie ma anche da concrete, inequivocabili ed oggettive manifestazioni di volontà rivolte al risanamento finanziario, al fine di intervenire mediante norme di carattere eccezionale e straordinario e per scongiurare conseguenze fortemente negative per le collettività.”

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