Modica: il caso della 18enne affetta da paraparesi spastica e ritardo mentale: l’Ausl 7 ed il sindaco a fianco della ragazza

“Il direttore sanitario dell’Ausl 7 ed il sindaco si sono fatti sentire per trovare la soluzione al problema che riguarda l’assistenza di mia sorella“. E’ l’avvocato Alessandra Modica Bittolto a sottolineare questi fatti dopo la denuncia del padre, Giorgio, che aveva scritto al Presidente della Repubblica, al Ministro della Salute, al Presidente della Regione e all’assessore Regionale alla Sanità, oltre che alla dirigenza dell’Ausl 7 di Ragusa, che segnalava la dimissione dal trattamento riabilitativo erogato da CSR di Modica, per l’altra figlia, diciottenne affetta sin dalla nascita di paraparesi spastica, ritardo mentale grave e neuropatia motoria. una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica e che ha messo in moto l’Ausl 7. “Purtroppo – ha spiegato il direttore sanitario, Piero Bonomo – la giovane rientra nel contesto di questa normativa che blocca di fatto l’assistenza cui è stata sinora sottoposta la giovane e cioè i trattamenti riabilitativi come chinesiterapia, psicomotricità e logopedia, erogati appunto dal C.S.R. perchè “il quadro clinico attuale non è suscettibile di significative modificazioni”. Stiamo valutando la situazione per cercare di trovare una soluzione che possa scavalcare questa norma”. Gli esperti dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per lo Studio del Ritardo Mentale di Troina, che abitualmente hanno visitato la giovane, sostengono, invece, la necessità che i trattamenti riabilitativi devono essere sospesi. “Abbiamo anche apprezzato l’interessamento – dice la famiglia – il quale si è messo a disposizione per qualunque cosa. Aspettiamo adesso che si muova anche l’assessore regionale alla Sanità”.

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