Monterosso ha vissuto ancora una volta intensamente questa grande festa del Santo Patrono. Fede, religiosità e tradizioni centenarie si sono rinnovate rendendola quasi unica per le sue caratteristiche. Già fin dalle prime ore del mattino si sentiva l’area di festa, centinai di pellegrini, di cui molti a piedi scalzi, e provenienti dai paesi limotri si sono recati nella chiesa di San Giovanni per assistere alla solenne messa delle 6 officiata dal vescovo Paolo Urso. Unica nel suo genere è stata la tradizionale "nsciuta" dell 11 del Simulacro portato a spalla sul "baiardo" da una cinquantina di baldi giovani con i fazzolletti color rosso porpora al collo. Gli squlli delle trombe egiziane ed il rullo dei tamburi che riachiamavano l’attenzione delle migliaia di persone presenti in piazza , lo scorgere del Simulacro dal portale della chiesa , lo scoppio dei fuochi d’artificio ed il lancio di una nebbia multicolore di "nzaiarieddi" color porpora, il tutto hanno fatto da cornice all’abbraccio di "San Giuvanni" con la sua Monterosso. Per non parlare della imponente processione che si è snodata per le vie del paese formata tra l’altro da molti fedeli a piedi scalzi con un grosso cero acceso in mano e seguita dalla banda musicale diretta dal maestro Umberto Terranova. Emozzionante il momento della processione in cui decine di neonati sono stati presi in braccio e "portati" vicino alla statua di San Giovanni al grido di " Crisci ranni, crisi ranni" come augurio di crescere sani e forti. Molto partecipata la tradionale "cena" del pomeriggio il cui banditore offriva al miglior offerente tutte quelle prelibatezze preparate per l’occasione dalle massaie monterossane. Non meno entusiasmante e molto partecipata è stata la processione serale dove è stato possibile ammirare non solo le originali quante colorate luminarie ma anche la grandiosità, i colori cromatici, la luminosità e la bellezza dei giochi pirotecnici eseguiti in contarda Casale e la perfetta armonia di musica e fuochi dei giochi piromusicali eseguiti sul sagrato della chiesa. ( Nelle foto il gruppo dei ragazzi che portano il pesante baiardo a spalla, la spettacolare uscita del Santo e la secolare tradizione dei neonati presi in braccio e fatti accostare a San Giovanni come augurio di cresecre grandi e forti)
MONTEROSSO ALMO. Commozione, fede e tradizioni secolari gli ingredienti della grande festa di San Giovanni.
- Settembre 13, 2008
- 4:12 pm
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