VITTORIA. Il Consiglio comunale discute di sanità ed acqua

Si è riunito ieri sera, nella Sala Carfì, ex Centrale elettrica, in seduta di seconda convocazione, il massimo consesso cittadino, chiamato a trattare un O.d.g. formato da sei argomenti, oltre quello re¬lativo all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, riguardanti tutti tematiche di carattere sanitario. Questo perché, in via sperimentale, la presidenza del Consiglio Comunale ha deciso di accorpare, mozioni e O.d.g. riguardanti un unico tema in una specifica sessione consiliare. Le cinque mozioni presentate da vari consiglieri comunali, alla quale se ne è aggiunta, fuori sacco, una sesta, e l’O.d.g. presentato dal consigliere Riccardo Terranova (Fi), riguardavano tutti, infatti, tematiche di carattere sanitario. Nella sessione di ieri è stato, comunque, aggiunto, in via d’urgenza, un altro argomento, relativo alla “Adesione alla proposta di legge di iniziativa popolare sui principi per la tutela, il governo e la ge¬stione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicazione del servizio idrico”. I lavori, dopo l’appello nominale effettuato dal segretario generale del Comune, dott. Antonio Fortuna, che ha accertato la presenza di ventidue consiglieri su trenta, sono stati aperti da due comunicazioni del presidente Luigi D’Amato (Mpa); la prima relativa alla nota del direttore generale dell’Au¬sl 7, avv. Fulvio Manno, che annunciava la sospensione della chiusura del Pte di Scoglitti; la secon¬da, inerente la decisione della conferenza dei capigruppo di accorpare la discussione sulle sei mo¬zioni e sull’O.d.g., dopo l’esposizione di ogni singolo provvedimento effettuata dai rispettivi consi¬glieri presentatori. Altra comunicazione, ex art. 40, quella del consigliere Giuseppe Fiorellini (Pd) che ha lamentato “la poco tempestiva comunicazione, da parte della Presidenza, della visita a Vittoria del Presidente del¬la Commissione regionale antimafia on. Lillo Speziale”. “Solo problemi di carattere burocratico – ha spiegato D’Amato – hanno provocato tale inconvenien¬te, tanto che io stesso solo tardivamente sono venuto a conoscenza di tale evento”. È stato, quindi, votato all’unanimità il punto 1 (“Approvazione verbali precedenti”). A maggioranza, con ventidue sì ed un’astensione, è stato votato l’accoglimento della sesta mozione, non prevista nell’O.d.g., presentata dai consiglieri Mariella Garofalo (Cds), Giuseppe Cannella (Br) e Giuseppe Cannizzo (Ind.). Per l’illustrazione dei singoli atti si sono, quindi, avvicendati Emanuele Dieli (Vcc), Giuseppe Can¬nizzo, Luigi D’Amato, Fabrizio Comisi (Fi), che, però, ha annunciato di ritirare la mozione stessa, in quanto “non pertinente alla tematica in discussione”, Mariella Garofalo e Riccardo Terranova. Al successivo dibattito, molto articolato, hanno partecipato numerosi consiglieri, alcuni dei quali hanno utilizzato anche la seconda possibilità di intervenire; hanno, infatti, preso la parola i consi¬glieri Giuseppe Cannizzo, Fabrizio Comisi, Riccardo Terranova, Giuseppe Fiorellini, Antonio Ni¬cosia (An), Salvatore Artini (Gap), Luigi D’Amato, Gaetano Carbonaro (Pd), Fabio Prelati (Idv), Nuccio Tuttobene (Pd), Luigi Marchi (Gap), Concetta Fiore (Mpa), Mariella Garofalo, Giovanni Formica (Pd), Marco Greco (An) ed il vice sindaco Giovanni Caruano. Al termine, il presidente D’Amato ha sospeso la seduta per quindici minuti “per consentire ai capi¬gruppo di redigere un documento unitario sulla tematica in discussione”. Sospensione durata, però, molto meno in quanto lo stesso D’Amato, poco dopo, alla ripresa dei la¬vori, presenti ventuno consiglieri su trenta, ha comunicato la decisione dei capigruppo consiliari di demandare alla Conferenza degli stessi capigruppo la redazione, entro pochi giorni, del documento unitario. Tale decisione è stata approvata dal massimo consesso cittadino con voto unanime. Si è passati, quindi, alla discussione dell’argomento aggiunto, sul quale ha brevemente relazione il vicesindaco, che ha spiegato che tale documento sarebbe stato portato a Malmoe, in Svezia, al semi¬nario “Water in public hands” organizzato, dal 18 al 21 settembre 2008, da “Epsu/Psi and Kommu¬nal”, dal sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, delegato dai Comuni italiani a rappresentarli in quella sede. Preliminarmente alla trattazione di tale punto, il consigliere Antonio Nicosia, parlando a nome della minoranza di centro destra, ha annunciato l’uscita dall’aula dei consiglieri che ne fanno parte, in quanto “come centro destra non abbiamo avuto la possibilità di raccordarci con le forze politiche che qui rappresentiamo”. Al successivo dibattito sono intervenuti Giuseppe cannizzo (“Favorevole a questa proposta di legge, in quanto l’acqua non va privatizzata”); Emanuele Dieli (“Una cosa è la pubblicità dell’acqua, che mi sta bene, una cosa è la sua gestione, spesso fallimentare, come nel caso di Vittoria, per cui, al voto, mi asterrò”); Concetta Fiore (“Favorevole alla pubblicità dell’acqua, ma mi asterrò sulla sua gestione, in quanto quest’ultima va distinta dalla proprietà”); Giuseppe Fiorellini (“L’uscita dall’aula di alcuni componenti della minoranza non è giustificabile; la gestione privata dell’acqua non sempre è migliore di quella pubblica, anzi è peggio, perché necessariamente comporta sempre elevati pro¬fitti da parte dell’ente gestore”); Fabrizio Comisi (“Il centro destra non è un partito allineato e co¬perto; in questa sede rappresentiamo i cittadini che ci hanno votato e dobbiamo esprimere la nostra opinione; poiché sono per gestione pubblica, voterò sì al provvedimento”); Giuseppe Cannella (“Stiamo votando un atto di adesione ad una legge di iniziativa popolare che mira a far uscire, in tutto il mondo, l’acqua dalla gestione pubblica; non stiamo parlando della gestione locale dell’acqua”); Salvatore Artini (“Sperpero dell’acqua dovuto spesso ad una cattiva gestione del servi¬zio da parte dei competenti uffici tecnici; opportuno convocare uno specifico consiglio comunale su tale tema”); Gaetano Carbonaro (“Va fatto un distinguo tra le forze politiche che, storicamente, sono state a favore della pubblicità dell’acqua e quelle che si sono fatte assertrici di una loro gestio¬ne privatistica”); Luigi Marchi (“Gestione disastrosa da parte delle Ato idriche; abbiamo sprecato un bene prezioso; anche come amministratori siamo stati poco sensibili a tale problema; voterò a fa¬vore dell’atto”); Emanuele Dieli (“Atto carente per quanto riguarda la spesa da sostenere”); Claudio Muscia (Inc.) (“Acqua bene comune; d’accordo per la gestione pubblica”); Fabio Prelati (“Problema serio, che va affrontato con grande attenzione; favorevole al provvedimento”); Giovanni Caruano, vicesindaco (“La delibera in oggetto impegna il Consiglio comunale ad aderire alla tutela di un bene comune a livello di intere popolazioni, non riguarda la gestione locale dell’acqua”). Al voto, l’atto di adesione alla legge d’iniziativa popolare ha registrato 12 sì e 3 astensioni. Essendo stati esauriti tutti gli argomenti il discussione, il presidente Luigi D’Amato ha dichiarato sciolta la seduta.
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