GUARDIA DI FINANZA A MODICA ANCORA ALLA RICERCA DI PROVE. NUOVE PERQUISIONI NEGLI UFFICI COMUNALI

La lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza di Ragusa continua a scrutare sull’attività del Comune di Modica o di soggetti che hanno attinenza con l’ente civico di Piazza Principe di Napoli. Diverse sono le inchieste in corso che riguardano reati come truffa, riciclaggio di denaro, falso in bilancio e settori come igiene ambientale, sportello unico e altro. Da qualche giorno le fiamme gialle si stanno concentrando nuovamente sul settore Ecologia ma, stavolta, non c’entrerebbe ‘l’appalto avviato nel mese di gennaio del 2007 con l’Ati Busso che ha già portato al’lemissione di ordini di custodia cautelare in carcere, ma al servizio svolto dalla precedente azienda, l’Agesp di Castellammare di Golfo, considerato che al vaglio ci sono atti e documenti antecedenti alla gestione Busso. Le auto giallo-blu sono state a casa di un dipendente comunale che in passato è stato nel settore di Igiene Ambientale dove sarebbero state acquisite "carte" ritenute molto interessanti dagli inquirenti. L’attenzione si è spostata, successivamente, presso il Palazasi, in Via Resistenza Partigiana dove sono ubicati gli uffici dell’Autoparco Comunale. Sembra che ai militari in divisa grigia non interessassero gli atti relativi all’autoparco ma solo qualche scrivania. I militari avrebbero portato via anche in questo caso hanno portato via documenti. In città sta diventando abituale la presenza delle Fiamme Gialle, sulle quali sono concentrare molte delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica. In questi giorni gli stessi militari sono impegnati nella notifica di avvisi di garanzia a persone indagate nell’altra inchiesta, quella del presunto riciclaggio di denaro e di falso nel bilancio comunale, un’operazione che si potrà protrarre fino al prossimo 31 ottobre, relativamente ai primi tredici indagati visto che la magistratura inquirente ha ottenuto, in luglio, una seconda proroga dal Giudice per le Indagini Preliminari. Le perquisizioni di questi giorni, come già detto, rientrano nel contesto di un’azione d’indagine incrociata mirata a chiarire alcuni aspetti dubbiosi dell’attività amministrativa a Palazzo San Domenico. Ciò che ancora non è dato a sapere riguarda l’eventuale coinvolgimento della parte privata o è solo puntata sulla parte pubblica.
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