IL 18ENNE MODICANO PICCHIATO DAI TIFOSI DEL SIRACUSA RICEVE LA VISITA DEL PREFETTO. FANARA: “TI CHIEDO SCUSA PER QUELLO CHE E’ SUCCESSO”

Nelle prossime ore dovrebbe essere dimesso Ivan Belluardo, il diciottenne modicano ricoverato nella divisione di Chirurgia dell’Ospedale Maggiore, la vittima aggredita dai tre tifosi del Siracusa, mercoledì scorso. Ivan Belluardo, nel frattempo, tra le tante visite, ha ricevuto quella dal Prefetto di Ragusa, Carlo Fanara, che accompagnato dal direttore sanitario dell’Ausl 7, Piero Bonomo, e dal vice direttore sanitario del nosocomio, Carmelo Zocco. Il massimo rappresentante del Governo in provincia ha subito chiesto scusa alla mamma del giovane e poi direttamente all’interessato. "Ti chiedo scusa – ha detto – per quanto è accaduto. Mi sento di dire che abbiamo delle responsabilità perché non abbiamo previsto che nel contesto del deflusso dei tifosi ospiti, qualcuno di loro potesse staccarsi dalla colonna scortata dalle forze dell’ordine ed attuare questo atteggiamento deprecabile, gravissimo, oltre ogni logica. Mi sono sentito prima con il Procuratore della Repubblica di Modica, Domenico Platania, con quale abbiamo parlato dell’episodio. Il capo della magistratura inquirente mi ha assicurato che si adopererà per le sue competenze affichè sia applicata una pena esemplare contro queste persone". Ivan ha successivamente ricevuto la visita del presidente del Modica, Luigi Galazzo, del capitano della squadra e del suo vice, Luca Filicetti e Gigi Calabrese, che hanno portato la solidarietà di tutti i giocatori, della società e dei tifosi. Galazzo ha donato un abbonamento omaggio alla vittima che mercoledì non era andato nemmeno allo stadio. "Non sapevo nemmeno il risultato – ha spiegato ieri il giovane – . Mi stavo recando dalla mia ragazza quando ho visto questa colonna di auto al Polo Commerciale. Sono transitati alcuni ciclomotori i cui conducenti hanno avuto uno scambio di opinioni. Poco più avanti ho rallentato per dare la precedenza ad un’auto ma sono stato raggiunto dai tre. Il primo mi ha dato un pugno facendomi cadere a terra. Poi mi hanno picchiato con calci e pugni anche alla testa. Fortuna che indossavo il casco", La famiglia del giovane ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento penale. Ieri mattina l’avvocato Mario Caruso ha depositato l’istanza d’incarico.
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