L’UDC A MODICA, PROVE TECNICHE DI COMPATTEZZA

Prove tecniche di compattezza in casa Udc, almeno in vista del congresso che si dovrebbe celebrare non più tardi di novembre. Al direttivo del partito della Vela di Modica lunedì sera c’erano tutte le componenti, anche quella dei dissidenti rappresentata da Pinuccio Lavima. Sarà il congresso dunque il luogo deputato per lavare in panni sporchi. Ma al congresso serve arrivare preparati, con linee congressuali ben stabilite e ricche di contenuti. A dettarle, stilarle e preparare il tutto sarà il “consiglio dei saggi”, una sorta di segreteria allargata a otto persone, rappresentanti delle varie componenti oltre ai rappresentanti istituzionali. “Serve riappropriarsi del ruolo guida – ha detto il segretario cittadino, Gino Veneziano -. E’ necessario uscire da questa fase di stallo, tornare a stringere alleanze, rideterminare il nostro ruolo d’opposizione e soprattutto riconquistare la fiducia dei cittadini, infangata anche da vicende, spettacolarizzate, su cui la giustizia ci auguriamo faccia piena luce”. L’Udc dunque raccoglie i pezzi e tenta di ricomporre quel puzzle che, sia a Modica che in provincia, ne faceva un partito leader. Ed il compito è soprattutto del leader, Peppe Drago. A lui il dover ricompattare il fronte in vista dei prossimi confronti con l’elettorato.
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