I FATTI DEL DOPO MODICA-SIRACUSA. L’AVVOCATO CAMPISI: “Credo si voglia dare una lezione per esempio ai tifosi siracusani”

“Credo che alla vicenda dei tre tifosi del Siracusa, arrestati a Modica, si voglia dare l’impronta di lezione proprio perché si continua a parlare di tifo violento in continuazione”. Così la pensa l’avvocato Annamaria Campisi, difensore di due degli arrestati, vale a dire Angelo Alota, 40 anni, e Francesco Di Paola, 30 anni, arrestati il 17 settembre scorso dalla polizia insieme a Giuseppe Blundo, 24 anni, che è patrocinato dall’avvocato Glauco Reale, e che in atto sono ancora detenuti nel carcere di Modica Alta. I due legali sono nell’attesa che venga fissata l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Catania, dal momento che il Gip di Modica ha rigettato anche le istanze per ottenere, almeno, i domiciliari. “In atto – dice l’avvocato Campisi – non ci è stata notifica alcuna fissazione di udienza da parte del Tdr. Se non sarà giovedì, se ne parlerà, probabilmente, martedì prossimo. Sono convinta che se gli episodi contestati sono avvenuti, ci sarà stata l’istigazione. Del resto so che anche la vittima, Ivan Belluardo, ha dichiarato che erano transitati dei ciclomotori che hanno offeso ed infastidito i tifosi siracusani facendoli diventare aggressivi”. La polizia di Modica avrebbe già chiuso il cerchio su altri due tifosi aretusei ed anzi ci sarebbe già una richiesta al Gip per l’ordine di carcerazione. Sulla base di alcuni interrogatori, gli inquirenti avrebbero seguito una specifica pista che ha portato all’individuazione di un’utilitaria con le due persone ricercate a bordo. “E’ una vicenda particolare – conclude Annamaria Campisi – ma credo che ci sia stata una rissa”
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