ATO RAGUSA, QUESTO SCONOSCIUTO. DICHIARAZIONE DEI CONSIGLIERI ARTINI E MARCHI.

Abbiamo seguito con attenzione sulla stampa le iniziative dell’Ato Ambiente sui progetti di sensibilizzazione e incentivazione della raccolta differenziata: feste, concerti, qualche manifesto e un aereo con striscione agganciato che sorvolando il territorio ibleo voleva ricordare alla popolazione che esiste un organismo chiamato ATO RAGUSA. Questo è il bilancio del piano di comunicazione del valore di 800 mila euro, un clamoroso e scandaloso flop. Ci chiediamo: ma come può un organismo creato appositamente per gestire la questione rifiuti in provincia di Ragusa, dopo tanti anni, non è ancora riuscito a risolvere nessuno dei compiti assegnati dalla legge. Nessun obiettivo è stato raggiunto in materia di sistema integrato dei rifiuti: infatti le gestioni comunali permangono, il problema delle discariche è sempre drammaticamente attuale e, soprattutto, la raccolta differenziata non decolla per niente. Allo stato attuale quindi l’Ato non è altro che un classico carrozzone mangiasoldi e basta e a nulla valgono le parole con cui il presidente Vindigni ha cercato di difendersi, soprattutto su come sono stati spesi questi soldi. Inoltre i due consiglieri del GAP si chiedono se non sia proprio il caso che anche la Procura della Repubblica di Ragusa si interessi della questione. (800 mila euro non sono bruscolini). Aspettiamo ancora i fatti anche se ormai crediamo sia troppo tardi e la provincia di Ragusa abbia perso un’altra grande occasione.
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