Derby Modica – Siracusa: Il Gip Di Marco rigetta l’istanza dei domiciliari avanzata dal difensore del 24enne Giuseppe Blundo e mantiene in carcere i tre indagati

Non c’è verso di ottenere la libertà o, quantomeno, la restrizione alternativa, vale a dire gli arresti domiciliari, per i tre tifosi del Siracusa arrestati a Modica lo scorso 17 settembre. Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, ha, infatti, rigettato l’istanza presentata dall’avvocato Glauco Reale del Foro di Siracusa, difensore del più giovane dei tre arrestati, ovvero Giuseppe Blundo di 24 anni, che, dunque, resta insieme agli altri compagni di sventura in una cella dell’Istituto Penitenziario di Modica Alta. A questo punto le speranze sono riposte sull’eventuale modifica della decisione da parte del Tribunale del Riesame di Catania che, però, ancora non ha fissato l’udienza o, almeno, fino a questo momento non ha notificato gli atti agli interessati. L’avvocato Reale ha puntato la sua istanza sull’attenuazione dei fatti, ritenendo che l’episodio in cui fu aggredito e ferito il diciottenne modicano Ivan Belluardo, sia stato amplificato dai media sol perchè c’era stata una partita di calcio, quella, appunto, tra Modica e Siracusa. Se quel pomeriggio non si fosse disputato il derby i fatti che si verificarono al Polo Commerciale, nei pressi di un supermercato, non avrebbero avuto tale eco e, certamente, i tre arrestati(oltre a Blundo anche Angelo Alota, 40 anni, e Francesco Di Paola, 30 anni), sarebbero in una posizione diversa. Lo stesso legale aretuseo fa riferimento alla limitata prognosi riportata da Belluardo, dimesso dopo appena tre giorni dall’Ospedale Maggiore, e ad alcune testimonianze, in particolare di una ragazza, sul blog "radiortm.it", che dice di avere assistito ai fatti precisando che i tre siracusani erano stati istigati da alcuni giovani che transitavano in scooter.
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