LA CRISI FINANZIARIA AL COMUNE DI MODICA, PEPPE DRAGO E NINO MINARDO PRONTI AD AFFRONTARE ROMA

“Disponibili a qualunque azione utile al bene della città, ma prima urge la verità”. Parola di Peppe Drago e Nino Minardo, rappresentanti della città di Modica al Parlamento nazionale e dunque “deputati” a portare a Roma, sul banco del Governo, quelle che possono essere le richieste della comunità modicana. Il Sindaco, Antonello Buscema, ha chiesto “aiuto” per sostenere, dinanzi al Governo Berlusconi, la richiesta di “uguale trattamento”, assimilando la situazione di Modica con quella di Catania. “Non possiamo di certo tirarci indietro – dice il deputato nazionale del Pdl, Nino Minardo -. Magari un incontro del genere poteva essere programmato con maggiore anticipo, ma ad ogni modo incontreremo Buscema per verificare quali tipo di iniziative, eventualmente, mettere in atto per risolvere i problemi di palazzo San Domenico. Dobbiamo però prima verificare la reale entità del “buco” nelle casse comunali”. Una operazione “chiarezza” dunque che viene invocata, con forza, anche dal deputato nazionale dell’Udc, Peppe Drago. “Io sono pienamente disponibile a continuare a lavorare per Modica, ma – dice – prima di ogni cosa voglio avere in mano le carte, ufficiali, che attestino a quanto ammonta il debito del comune di Modica. A quanto mi hanno riferito i consiglieri comunali infatti, c’è una contraddizione tra quanto dichiarato in comizi, incontri ed interviste, e quanto invece riportato sugli atti ufficiali del consuntivo e degli equilibri di bilancio. C’è da capire cioè – continua ancora il deputato nazionale – se la situazione di Modica è simile a quella di tante altre città o se è fuori dall’ordinario. Prima vorrò verificare questo e successivamente, nell’eventualità fossero vere tutte quelle parole spese dai palchi e sulla stampa, porremo in essere qualunque iniziativa parlamentare. Domani incontrerò Buscema a cui chiederò di vedere le carte. Urge chiarezza, urge verità e soprattutto urge sincerità nei confronti dei cittadini. A Modica si rischia – prosegue ancora Drago – di andare ad uno scontro sociale, perché il problema è quello, oramai cronico, della liquidità. E come ci siamo impegnati prima continueremo a fare. Ma è necessaria la piena luce sui conti del comune di Modica”.
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