Vittoria: Autoporto. Replica dell’assessore Avola all’assessore Incardona

L’assessore ai Lavori pubblici del comune di Vittoria,  Salvatore Avola, replica alle dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione dall’assessore regionale Carmelo Incardona, a proposito dello slittamento della conferenza di servizio per l’approvazione del progetto dell’autoporto. “Evidentemente l’assessore Incardona, che non era presente alla riunione, è stato informato male. I documenti che lui sostiene che il Comune ha integrato il 29 settembre, in realtà sono stati anticipati via fax e spediti con raccomandata all’assessorato Territorio e Ambiente – servizio 2 Via-Vas – l’8 settembre 2008 (prot. gen 40664 – prot. LL. pp. 3827) e, dopo che l’assessorato, con lettera del 17 settembre (prot. 70616) ha richiesto quanto già inviato giorno 8, sono stati nuovamente spediti il 23 settembre (prot. gen. 42978 – prot Ll.pp. 4178) e quindi, ad abundantiam, consegnati a mano il 29 settembre. E’ più facile, evidentemente, addebitare colpe al Comune anziché alle lungaggini burocratiche esistenti alla Regione. Più che prendersela con palazzo Iacono, l’assessore Incardona dovrebbe bacchettare l’assessorato Territorio. Solo per completezza di informazione, voglio ricordare che questo Ente ha richiesto la convocazione delle conferenze di servizio già il 1 luglio 2008. In ogni caso, va precisato che il funzionario del Via-Vas, l’ing. Enea, che era presente alla conferenza del 1 ottobre, ha espresso parere favorevole (che, come lui stesso ha annunciato, verrà ribadito per iscritto il 10 ottobre), a condizione che venga installato un impianto fotovoltaico, e ha affermato che comunque l’autoporto di Vittoria non è soggetto ad autorizzazione Via-Vas. Lo slittamento al 16 ottobre è addebitabile all’assenza del funzionario della commissione provinciale tutela ambiente e non certo a presunti ritardi da parte dell’amministrazione comunale. Stupisce la presa di posizione dell’assessore Incardona, che sembra volere improvvisamente prendere le distanze dalla vicenda autoporto. Mi auguro che così non sia, perché altrimenti dovremmo pensare che si voglia adottare il noto metodo del .