COMISO. L’ 11 ottobre, anche Rifondazione Comunista scende in piazza nel nome di Pio La Torre.

Il Partito della Rifondazione Comunista aderisce alla giornata di mobilitazione proposta dal Centro Studi Pio La Torre, perché ritiene che l’ atto compiuto dal Sindaco di Comiso Giuseppe Alfano, rappresenti un gesto di arroganza e ignoranza politica, oltre che un messaggio pericoloso dal punto di vista culturale e nel versante della lotta contro la mafia. Infatti le istituzioni, dovrebbero essere le protagoniste dei percorsi di legalità, di conservazione e conoscenza della propria storia e nel caso specifico di quella, che ha visto coinvolti negli anni 80, migliaia di persone da tutto il mondo, contro i missili nucleari, contro la mafia e per la pace. E non può essere cancellata, con un tratto di penna la storia di quegli anni di grande partecipazione civile, nella quale Pio La Torre, con grande acume politico aveva da subito compreso come l’installazione dei missili e l’ ampliamenti della base fossero, oltre che un presagio di morte, anche un grande affare economico che la mafia voleva controllare. Proprio l’ esattezza della sua analisi e l’ inadeguatezza di una parte della classe politica dell’ epoca oltre che la connivenza di un’altra, furono prima le ragioni del suo isolamento e dopo della sua uccisione. Per questo Pio La Torre non può più essere lasciato solo e siamo pertanto convinti che giorno 11 ottobre saremo ancora in tanti contro la mafia e per la pace.
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