Ha confermato tutto per filo e per segno la minore, presunta vittima di attenzioni da parte di un amico di famiglia, accusato di abusi sessuali e molestie telefoniche. Una quindicenne modicana, la cui famiglia si fa patrocinare dall’avvocato Giovanni Favaccio, è stata al centro dell’incidente probatorio svoltosi presso la Questura di Ragusa, tenuto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modica, Maurizio Rubino, alla presenza di uno psicologo. La giovane, all’epoca tredicenne, aveva raccontato ai genitori ciò che ieri ha ribadito al magistrato. L’indagato, un cinquantenne impiegato modicano, che è difeso dall’avvocato Ignazio Galfo, secondo l’accusa sostenuta dal pubblico ministero, Maria Mocciaro, pare avesse approfittato dell’amicizia con la famiglia della ragazza per dimostrare a quest’ultima i suoi particolari interessi. La quindicenne ha detto che l’uomo ogniqualvolta la incontrava, manifestava attenzioni morbose, toccandole il fondoschiena oppure sfiorandole il seno. L’interessato non si sarebbe limitato ma anzi inviava alla ragazzina focosi messaggini telefonici(sms)consentendo alla presunta parte lesa di avere delle prove. Ed è dai messaggi libidinosi che è scaturita la denuncia. La minore, infatti, stanca di queste attenzioni, all’ennesimo sms è andata a fare leggere i contenuti alla madre e, conseguentemente, ha raccontato tutto. I genitori si sono consigliati con il loro legale di fiducia e, così, è scattata la denuncia penale. Era stato il sostituto procuratore della Repubblica, Mocciaro, a chiedere al Gip l’incidente probatorio che si è svolto in videoconferenza.
NUOVO EPISODIO DI PRESUNTA PEDOFILIA A MODICA. 50ENNE IMPIEGATO ACCUSATO DI MOLESTIE SESSUALI E TELEFONICHE. IERI INCIDENTE PROBATORIO
- Ottobre 12, 2008
- 2:22 am
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