Doppio no della Commissione Medica dell’Ausl 7 di Ragusa, chiamata a nuovamente a valutare la posizione di una diciottenne modicana affetta dalla nascita da paraparesi spastica, ritardo mentale grave e neuropia motoria. Nelle scorse settimane il padre della giovane, Giorgio Modica Bittoldo aveva scritto al Presidente della Repubblica, al Ministro della Salute, al Presidente della Regione e all’assessore Regionale alla Sanità, oltre che alla dirigenza dell’Ausl 7 di Ragusa, segnalando la dimissione dal trattamento riabilitativo erogato da CSR di Modica, per la figlia. La lettera aveva sortito qualcosa, visto che il sindaco, Antonello Buscema, si era detto disponibile ad assumere iniziative, ed il direttore sanitario dell’Ausl 7, Piero Bonomo, aveva provveduto a riconvocare la diciottenne per essere ancora sottoposta ai controlli. Visita medica che, però, è apparsa subito con esito scontato visto che la commissione che si è occupata anche stavolta della vicenda era composta dalle stesse professionalità che avevano già bocciato l’assistenza. "Sarebbe stato un controsenso – dice Giorgio Modica Bittoldo – che adesso, dopo il polverone che era stato sollevato, la stessa commissione si fosse espressa in maniera diversa dalla precedente, perché avrebbe determinato polemiche. Sarebbe stato, più opportuno, riteniamo, che fosse nominato un nuovo organismo che potesse prendere in considerazione ex-novo la situazione valutando il parere, opposto, espresso dagli esperti dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per lo Studio del Ritardo Mentale di Troina". Questi ultimi, infatti, sostengono la necessità che i trattamenti riabilitativi non devono essere sospesi. Nelle scorse ora a casa Modica Bittolto è giunta una nota dell’assessore regionale alla Sanità, Russo, il quale ha annunciato di avere preso in considerazione la situazione e di averla rimessa nelle mani degli ispettori che si occupano delle pratiche di riabilitazione.
foto d’archivio