Udienza direttissima stamattina per i due extracomunitari arrestati sabato dai carabinieri a Scicli nell’ambito di un servizio di controllo straordinario del territorio teso a prevenire i reati contro il patrimonio e incrementare i controlli su cittadini extracomunitari. Fati Benamor, 30 anni, e Haj El Sami, 27 anni, sedicenti tunisini, entrambi clandestini, sono comparsi davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, assistiti dall’avvocato Ignazio Di Maria. L’arresto era scaturito dall’applicazione delle nuove misure entrate in vigore con legge del 24 luglio 2008, che consentono alle Forze dell’Ordine l’arresto di chi cerca di sfuggire ai controlli dichiarando generalità false. I due, nel corso dell’interrogatorio hanno cercato di cambiare le carte in tavola, fornendo delle spiegazioni che non sembrano avere convinto il magistrato. Hanno tentato di porre in essere degli anagrammi circa i loro nomi, fornendo delle motivazioni al fine di giustificare il perché "i carabinieri abbiamo frainteso. "Dalle nostre parti – ha spiegato il primo – Benamor sta a significare "figlio di..". Spesso togliamo "Ben" per rappresentare un sentimento. Certamente ogniqualvolta abbiamo fornito il nome, ci sarà stato un malinteso perché magari siano abituati alle abbreviazioni, per cui diventa naturale fornire il nome confidenziale". Il giudice ha convalidato l’arresto e successivamente il difensore dei due imputati ha chiesto i termini a difesa pertanto il processo direttissimo è stato aggiornato al prossimo 21 ottobre. Benamor e Sami erano incappati in un controllo, dichiarando, come si diceva, false generalità ai militari. A seguito dei controlli foto-dattiloscopici che hanno consentito di accertare la loro reale identità, sono risultati clandestini. Il primo inottemperante all’ordine di espulsione il secondo per altro già arrestato per la legge Bossi Fini.
I DUE TUNISINI ARRESTATI A SCICLI PER FALSE GENERALITA’. MODICA, ARRESTI CONVALIDATI
- Ottobre 14, 2008
- 9:52 pm
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