GIP DI MODICA. “NO” AI DOMICILIARI AL PRESUNTO PEDOFILO DI LUGLIO

 Incorre nell’ennesimo rifiuto il quarantaduenne modicano, G.M., disoccupato, detenuto dallo scorso mese di luglio presso l’Istituto Penitenziario di Enna perché accusato di abusi sessuali nei confronti di un ragazzino di dieci anni, in atto residente in Germania. Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, ha, infatti, rigettato l’ennesima richiesta del difensore dell’uomo, l’avvocato Enzo Cavallo, tendente ad ottenere gli arresti domiciliari. Un’istanza concentrata sulla necessità della madre dell’indagato, disabile e non vedente, di essere accudita. Il magistrato inquirente non ha ritenuto concedere agevolazioni anche a seguito dell’incidente probatorio tenutosi venerdì scorso presso la Questura di Ragusa, durante il quale è stato sentito il ragazzino, appositamente giunto dalla Germania, il quale aveva confermato tutto il contenuto della denuncia che all’epoca fu presentata alla Polizia. L’arresto, qualche giorno dopo, non fu convalidato dal Gip che, però, aveva, mantenuto la restrizione in carcere. Nel corso dell’incidente probatorio il ragazzino, patrocinato dall’avvocato Salvo Maltese, aveva raccontato di essere andato a casa del vicino di casa per vedere alcuni gattini. L’uomo, ne avrebbe approfittato per infilare una mano dentro i calzoncini del piccolo, poi, addirittura, avrebbe cercato di fargli violenza con un dito, prima di abbassarsi, spudoratamente, i pantaloni. Il bambino, però, era riuscito a divincolarsi ed a fuggire.

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