I SINDACATI REITERANO RICHIESTA D’INCONTRO CON IL PREFETTO DI RAGUSA. NEI PROSSIMI GIORNI SIT-IN DEI DIPENDENTI DEI COMUNI DI MODICA, ISPICA E POZZALLO PER GLI STIPENDI

Cgil e Cisl  reiterano la richiesta di incontro dello scorso 10 ottobre con le organizzazioni sindacali ed una delegazione di lavoratori dei Comuni di Modica, Ispica e Pozzallo per rappresentare il grave stato di disagio in cui vive la generalità dei dipendenti comunali dei 3 enti perché tuttora persistono notevoli ritardi nel pagamento delle retribuzioni mensili. “La situazione più grave – dice Gianfranco Marino, segretario provincale della Fps Cisl – è certamente quella del Comune di Modica ove al mancato pagamento delle mensilità di agosto e settembre, si aggiunge la mancata corresponsione degli arretrati contrattuali del biennio 2006/2007 e l’omesso appostamento nel bilancio 2008 della previsione di spesa a tale titolo di oltre 1 milione di euro, in palese violazione di legge, come peraltro avuto già modo di rappresentare al Prefetto per conoscenza lo scorso 8 settembre. Nei 3 Comuni, si continua ad omettere l’obbligo di legge di destinare prioritariamente le somme che entrano in cassa al pagamento degli stipendi al personale dipendente, serpeggia sempre più grande la preoccupazione per il futuro in quanto si stanno determinando situazioni di vero e proprio “dissesto” dei bilanci familiari di molti lavoratori e non si intravedono soluzioni a breve termine che possano rimediare alla cronica indisponibilità di risorse di cassa degli enti”. Cgil e Cisl preannunciato al rappresentante del Governo in Provincia di Ragusa l’intenzione dei lavoratori dei 3 Comuni di voler effettuare, nel corso della settimana prossima, un Sit-in di sensibilizzazione davanti alla Prefettura di Ragusa. “Ribadiamo – spiega Marino – che l’incontro potrà costituire l’occasione per poter individuare congiuntamente il percorso più adatto per affrontare e risolvere nel modo più efficace e nel pieno rispetto delle norme vigenti una situazione che rischia di diventare sempre più ingovernabile”.
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