Le ultime vicende legate alla infinita problematica dei rifiuti non possono non imporre una riflessione sull’Ato e la sua gestione fallimentare che ha due nomi e cognomi. Inizia così la nota dei consiglieri comunali delGruppo di Azione Popolare, Salvatore Artini e Luigi Marchi, che attaccano l’Ato Ambiente. "Il primo -dicono i due – è quello del suo presidente Giovanni Vindigni che si è dimostrato assolutamente incapace di portare avanti un governo serio e trasparente dell’organismo, il secondo è quello dell’onorevole Carmelo Incardona, cioè di chi ha voluto che Vindigni ricoprisse tale carica. Ci piacerebbe che l’on. Incardona prendesse atto che la sua scelta non si è rivelata giusta e che procedesse alla sostituzione dell’attuale presidente con un altro suo uomo almeno più capace a gestire una situazione come quella che si è venuta a determinare in seno all’Ato. Nel contempo sosteniamo con forza la decisione del sindaco Nicosia di firmare l’ordinanza per intimare a Vindigni l’apertura della discarica di Pozzo Bollente e ripristinare il regolare conferimento dei rifiuti e con esso la situazione igienico-sanitaria di Vittoria che sta assumendo proporzioni simili a quelle ormai famose di Napoli, tutto questo mentre il presidente dell’Ato se ne sta tranquillamente seduto nella sua poltrona a maturare il suo lauto stipendio mensile che, probabilmente, da solo basterebbe a pagare buona parte degli operai in sciopero.
L’Ato Ambiente Ragusa. Il Gruppo di Azione Popolare: “Il fallimento di Vindigni e dell’onorevole Incardona”
- Ottobre 22, 2008
- 5:51 pm
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