Modica: Il consigliere Poidomani interviene sull’esito positivo della Multiservizi

Ancora accuse ai vertici della Multiservizi che non si dimettono per fare posto all’amministratore unico, cosi come deliberato dalla Giunta Municipale. E’ il coordinatore cittadino del Partito Democratico, Giancarlo Poidomani, ad accusare di “latitanza”, i dirigenti della Società, che non hanno preso atto della volontà dell’amministrazione comunale, soprattutto, in questi giorni di grave crisi dovuta al mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori e dei disagi che lo sciopero  dei lavoratori ha creato alla cittadinanza. “Amministratori della Multiservizi – dice Giancarlo Poidomani – che continuano a fare ostruzionismo rispetto alla volontà dell’amministrazione e del consiglio, di passare ad una gestione della società retta da un amministratore unico che garantisca maggiore efficienza, minori costi e minori interferenze della politica rispetto alla spartizione di più posti del consiglio di amministrazione”. Poidomani, che ringrazia il Prefetto Carlo Fanara, per l’importante opera di mediazione attuata nei giorni scorsi, non rispamia commenti al vetriolo anche nei confronti del consigliere del PdL, Tato Cavallino, replicando ad un suo recente intervento, e ribadendo che “le cause (non tanto remote) della situazione in cui si trova oggi il comune (disastrata situazione finanziaria, impossibilità di pagare contemporaneamente gli stipendi ai dipendenti comunali, a tempo indeterminato e precari, ai lavoratori della Multiservizi, ai lavoratori della Busso, alle cooperative e quanto spetta ai fornitori) dipende, al 90 per cento, dalle scellerate scelte amministrative e dalla dissennata politica delle assunzioni messa in atto dalla precedente amministrazione nella quale il consigliere Cavallino è stato consigliere di maggioranza e assessore. Oggi – aggiunge il responsabile cittadino del Pd – il comune paga mille lavoratori ogni mese e non è certo colpa di questa amministrazione e del sindaco Buscema se, oggi, si raccoglie la tempesta del vento che altri hanno seminato, dei quali, per giunta, ancora oggi dobbiamo sopportare i rimproveri su come pensa l’amministrazione Buscema di risolvere l’emergenza o sui criteri di scelta di un avvocato”.
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