Soppesa ogni parola. Spiega, ma evita accuratamente di entrare nei particolari giudiziari. Dinanzi ha il fascicolo dell’indagine che lo riguarda. E’ Peppe Drago, deputato nazionale dell’Udc, indagato “illustre” nell’ambito dell’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, e portata avanti dalla Procura della Repubblica di Modica, che vede coinvolti altri diciotto uomini, per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio ed il reato di concussione. Il parlamentare, ieri pomeriggio in conferenza stampa, ha tenuto innanzitutto a precisare che “non c’è nessuna pista d’indagine che riguardi l’utilizzo o la sottrazione di atti o altro in relazione ai soldi del Comune. Non c’è nessun riferimento – ha aggiunto – ad appalti pubblici nè tantomeno ad appalti truccati. Non c’è – ha proseguito – nessuna pista d’indagine relativa a conti off shore. Non viene fuori nessun episodio di richiesta di denaro in cambio di favori amministrativi da parte del sottoscritto nè da parte degli amministratori comunali di Modica. L’accusa – ha spiegato Drago – si fonda su un assioma: c’è una movimentazione elevata di denaro non giustificata dal reddito degli indagati, quindi ci sarà un illecito”. Drago ha spiegato, con calma e precisione, come si tratti di un giro d’assegni tra gli indagati, frutto di prestiti personali. “C’è un errore banale – ha aggiunto – che i nostri esperti finanziari evidenzieranno. Se presto 10 e, dopo tempo, ricevo nuovamente la stessa somma, la movimentazione non è di 20, bensì di 0. A causa di questo errore mi viene addebitato una movimentazione di denaro di circa 5 milioni di euro”. Il parlamentare, che ha annunciato anche di rinunciare all’immunità di cui gode in quanto deputato nazionale, ha anche esplicitato un’ ipotesi di reato contestata. “Si ipotizza il reato di concussione, in quanto alcuni soggetti coinvolti avrebbero prestato alcune somme, restituite poi, ma che però proprio perchè richieste, paleserebbero la concussione”. E’ sereno, “si, perchè tranquillo ed anzi esigo la verità e plaudo ad un eventuale accanimento della magistratura perchè noi uomini pubblici abbiamo il dovere della trasparenza. Non ci sto però a questa gogna, che coinvolge anche le nostre famiglie! Si è trattato e si tratta di una strumentalizzazione giornalistica e politica!”. Strumentalizzazione politica da parte di chi? La risposta è secca: “Dell’Mpa, ovvio”.
Modica: Il leader dell’UDC, Peppe Drago, indagato nell’inchiesta per presunto riciclaggio di denaro sporco, si difende davanti ai giornalisti in conferenza stampa
- Novembre 7, 2008
- 7:43 pm
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