La Guardia di Finanza ha dissequestrato l’isola ecologica di contrada Zagarone in corso di realizzazione a opera del Comune di Scicli. Ponendo però due condizioni: che sia bonificata da Eternit e da rifiuti ingombranti e pericolosi sia l’area che il compattatore in esso ospitato. L’autocompattatore conteneva infatti dei rifiuti in eternit nel vano betoniera. L’isola ecologica si estende all’interno dell’area di circa 2.000 metri quadri, a Jungi. L’isola sta costando 60 mila euro alle casse comunali e la sua allocazione è stata oggetto di un vivace dibattito animato dagli artigiani in estate. Nelle previsioni del Comune, essa doveva passare nella gestione dell’Ato da qui a qualche mese. Il deposito di rifiuti ingombranti era diventato una sorta di discarica a cielo aperto dove ognuno poteva entrare depositando ogni genere di materiale e prelevando anche ogni pezzo di rifiuto ingombrante. Nell’isola ecologica sono stati rinvenuti pezzi di eternit, vecchi recipienti dell’acqua in eternit, copertoni in disuso, vecchi arredi ed elettrodomestici inutilizzabili, pezzi di vecchie auto. Materiale che veniva depositato non solo dai cittadini ma anche dagli stessi operatori del servizio ecologia che, pur di rimuovere i rifiuti ingombranti dalle discariche abusive disseminate sul territorio, trasferivano tutto quanto veniva prelevato in giro nell’isola ecologica. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno appurato che nell’area vi si trovavano rifiuti di ogni genere e fra l’altro alcuni di essi anche pericolosi. Ora il dissequestro sotto la condizione di un’immediata bonifica dei luoghi.
SCICLI. Dissequestrata l’isola ecologica a Jungi
- Novembre 7, 2008
- 10:30 pm
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