LADRO DI GIOIELLI. MODICA, CONDANNATO PREGIUDICATO CATANESE

Esperto ladro, si fa individuare come un pivello perché lascia le sue impronte in giro per la casa presa di mira. Un ladro di gioielli è stato, infatti, condannato dal Tribunale di Modica. Si è concluso con la sentenza sfavorevole all’imputato il processo celebrato davanti al giudice onorario del Tribunale di Modica, Francesca Aprile, nei confronti di Roberto Caruso, 34 anni, originario di Catania, difeso dall’avvocato Fabio Borrometi. Per lui la pena è stata quantizzata in un anno di reclusione a fronte di una richiesta del pubblico ministero, Diana Iemmolo, alla condanna a due anni e due mesi si reclusione. L’uomo, pluripregiudicato, era accusato di furto aggravato. Tre anni fa circa si era introdotto all’interno dell’appartamento di un noto professionista modicano, in Via Papa Giovanni Paolo II attraverso una finestra al piano terra lasciata aperta dell’edificio. Con molta scaltrezza, approfittando dell’assenza dei padroni di casa, era riuscito ad arraffare argenteria e soldi in contanti, per un valore di alcune migliaia di euro. Al rientro a casa del professionista, c’è stata la sgradita sorpresa di trovare l’appartamento sottosopra. La vittima ha, immediatamente, allertato la polizia. Sul posto è arrivata anche la sezione Scientifica del Commissariato di Modica che ha avviato gli accertamenti ed i controlli minuziosi che hanno portato all’individuazione del colpevole, e cioè il Caruso. In pratica la polizia rilevò delle impronte che il ladro aveva lasciato una vetrinetta. Confrontandoli con persone sospette o con precedenti analoghi non fu difficile risalire all’uomo e denunciarlo.

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