Ragusa. La Corte dei Conti apre un’indagine su conferimento incarichi al Comune

In un documento a firma del consigliere Calabrese di Sinistra Democratica si legge di una "richiesta avanzata dalla Corte dei Conti al Comune di Ragusa in data 7 ottobre 2008 su un’indagine in materia di conferimento di incarichi di consulenza da parte dei comuni capoluogo per l’esercizio finanziario 2007". "Con la suddetta nota, l’organismo regionale di controllo sulla finanza pubblica, – scrive Calabrese – comunica al sindaco Dipasquale ed al Segretario Generale che è aperta un’istruttoria nei confronti del nostro Comune in materia di conferimento incarichi di consulenze esterne. Entrando nel merito della questione, collegandosi al sito del Ministero della Funzione Pubblica, alla voce consulenti e collaboratori esterni, si legge chiaramente che il Comune di Ragusa ha affidato esattamente 116 tra reincarici e nuovi incarichi nel 2007 con dato aggiornato al 3 settembre 2008: sono dei dati esagerati per un Comune di 72 mila abitanti – scrive Peppe Calabrese di Sinistra Democratica -. Difatti si spendono poco meno di 2 milioni di euro l’anno, con un aggravio medio per cittadino esattamente di 27,16 euro annui, contro una media regionale di 5,36 euro (altro che buona amministrazione!). E’ un dato che i ragusani devono conoscere per capire quale direzione prendono le risorse del Comune di Ragusa, in buona parte introitate attraverso il prelievo fiscale diretto ai cittadini da parte del Comune stesso (ricordiamo – si legge nella nota del consigliere comunale di Sd, Calabrese – che proprio nel 2007 Dipasquale ha aumentato la pressione fiscale per circa 7 milioni di euro. Affermare di avere un organico comunale competente e laborioso, e allo stesso tempo affidare un numero così elevato di incarichi di consulenza all’esterno, non badando a spese, eludendo la regola della razionalizzazione dei costi, è da attribuire ad una amministrazione poco attenta ai bisogni della gente, – scrive il consigliere Peppe Calabrese – ma parecchio sensibile al mantenimento del consenso popolare attraverso metodi clientelari". "La Corte dei Conti, – si legge ancora nella nota – ha chiesto al sindaco: la natura, l’oggetto dell’incarico e l’importo previsto come corrispettivo; la necessità e l’urgenza che hanno portato l’ente al conferimento dell’incarico esterno in relazione alla impossibilità e/o alla difficoltà del ricorso al personale in servizio; il rispetto dell’obbligo del previo esperimento di procedure comparative nella scelta del consulente esterno – scrive il consigliere comunale Peppe Calabrese -, e la pubblicazione sul sito dell’amministrazione; il procedimento che ha condotto alla determinazione della somma ritenuta congrua quale compenso da corrispondere al professionista e l’utilità della consulenza ai fini dell’attività amministrativa, gli sviluppi successivi all’espletamento dell’incarico e ogni altra valutazione, osservazione o chiarimento, che si ritenga utile ai fini della presente indagine". "Inoltre la Corte dei Conti, – scrive il consigliere Calabrese – chiede la somma impegnata nel corso del 2007 per tutti gli incarichi di consulenza, studio e ricerca. Tutto ciò deve essere fornito dal Comune entro 30 giorni dal ricevimento della nota".

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