MODICA, LAVORATORI DELLA SANITA’ SUL RIORDINO DELL’OSPEDALE MAGGIORE ED ANCHE DEL BUSACCA DI SCICLI

Aspetti primari sono stati messi nella piattaforma rivendicativa nel corso della partecipazione assemblea del personale, organizzata dalla Fp Cgil all’Ospedale Maggiore di Modica, presenti. il segretario generale Giovanni Avola, i segretari Mezzasalma e Tabbì, per la Cgil Medici, Giavatto, e per le RSU aziendali, Medica, Pediglieri e Rando. Durante l’incontro sono stati trattati i temi che riguardano il piano di rientro e il riordino della sanità iblea. E’ stata evidenziata la mancata concertazione tra le direzioni delle due Aziende sanitarie iblee, i deputati, i sindaci e le organizzazioni sindacali. "In provincia di Ragusa – spiega Salvatore Rando – è previsto il taglio di circa 200 posti letto, l’indice nazionale prevede il 3,5 per mille abitanti ed invece in provincia si prevede il 2,5 per mille, ben al di sotto della media nazionale". Al centro del dibattito l’individuazione di un percorso di riordino per il "Maggiore" di Modica ed il "Busacca" di Scicli, come possibile unificazione in "Ospedale Riuniti", ed insieme al territorio formulare delle proposte al fine di garantire il diritto alla salute ai cittadini. Il cambiamento, insomma, va governato non imposto. L’assemblea ha evidenziato i rapporti difficili tra i sindacati e la direzione aziendale dell’Ausl 7. "E’ stato siglato l’accordo decentrato – spiega Giovanni Avola – e la Cgil lo ha sottoscritto solo per rispetto verso i lavoratori che da due anni li ha visti penalizzati per la mancata attribuzione della fascia economica, e a tutt’oggi, li vede come i peggio pagati d’Italia, in controtendenza al virtuosismo dell’Ausl 7 propagandato in tutta Italia come modello da imitare". Ribadita da parte dei lavoratori, la revoca immediata dei progetti obiettivi finanziati con il 20% del fondo incentivante alla produttività del comparto e che vede penalizzati gli operatori da un minimo di 250 euro ad oltre 500 euro all’anno. "Altro che decreto Brunetta – replica Rando – che dice di voler premiare i più meritevoli. Le regole nei contratti ci sono, basta farli rispettare e i dirigenti ci sono proprio per questo. Il Ministro, ha sostanzialmente ribaltato le responsabilità attribuendoli ai lavoratori, quando invece sono il frutto di anni di politica clientelare che ha visto protagonisti tutte le aree a parti alterne ora al governo ora all’opposizione". Infine si è trattata la questione del rinnovo contrattuale firmato soltanto da Cisl, Uil, Ugl, Confsal e Usae che "insieme non raggiungono il 50,1%", definito "accordo truffa" che prevede un aumento netto di 40 euro mensili a decorrere dal primo gennaio 2009, al di sotto dell’inflazione programmata. "I lavoratori sanno – aggiunge Avola – che a partire dello stipendio di gennaio 2009 vedranno decurtata la busta paga che va da un minimo di 80 euro al mese fino ad oltre 280 euro, che il Ministro Brunetta con questo prelievo costituisce un fondo che forse poi, non si sa quando sicuramente mai, restituirà se troverà i fondi".

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